Pubblicato il Gennaio 19, 2018
Dal prestigioso palco dello ‘Stakeholders’ Club’, l’Editore racconta la sua idea di scuola digitale e presenta i risultati dell’iniziativa che porta nelle scuole con un incontro dal titolo “Promuovere l'innovazione nella didattica con MyEdu School”.
Dal prestigioso palco dello ‘Stakeholders’ Club’, l’Editore racconta la sua idea di scuola digitale e presenta i risultati dell’iniziativa che porta nelle scuole con un incontro dal titolo “Promuovere l’innovazione nella didattica con MyEdu School”. Questo è il tema che MyEdu affronterà oggi a Bologna sul palco del Palazzo Archiginnasio nell’ambito della tre giorni organizzata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dedicata alla scuola ‘del futuro’.
Ma la scuola del futuro, a due anni dall’inizio dell’avventura del Piano Nazionale Scuola Digitale, è già una possibilità attuale e concreta per i tanti istituti che, grazie ai PON, ai bandi per gli Atelier Creativi, ai progetti convenzionati dal MIUR ma anche all’iniziativa delle imprese private, sono riusciti a dotarsi della strumentazione adatta per fare scuola in modo innovativo. Lo sanno bene i formatori di Myedu che, dall’inizio del 2016, sono impegnati a portare con MyEdu School il digitale nelle scuole italiane, e che hanno sperimentato un netto cambio di passo nel mondo scolastico.
L’Editore, che ha siglato un protocollo d’intesa con il MIUR per la realizzazione di azioni a supporto dell’innovazione digitale nella Scuola italiana, non poteva mancare a un evento così strategico per il mondo dell’istruzione. L’incontro sarà l’occasione per raccontare la positiva esperienza di MyEdu School – che nel solo anno scolastico 2016/17 ha coinvolto un totale di circa 30.000 ragazzi e 4.000 insegnanti delle scuole primaria e secondaria di primo grado – ma anche e soprattutto di aprire un terreno di confronto su quei temi che stanno accendendo il dibattito nell’opinione pubblica.
A partire dal più controverso – Smartphone a scuola: giusto o sbagliato?: “Non si tratta di decidere quale presa di posizione assumere nei confronti dello smartphone”, affermano i tutor di MyEdu. “I device mobili sono e saranno sempre più alla portata dei nostri figli: la tecnologia non è una scelta, è un dato di fatto che dobbiamo cogliere come opportunità di progresso. Crediamo che rientri nel nostro ruolo guidare i ragazzi al corretto uso della tecnologia e dei mondi virtuali ai quali la tecnologia dà accesso”.
È proprio in quest’ottica che l’insegnante assume un nuovo ruolo educativo ed è proprio per questo che senza la sua mediazione non è possibile trasformare la tecnologia in concreta innovazione per la didattica. Ma l’insegnante deve trovare supporto – da parte delle Istituzioni e delle imprese – nella formazione e nell’introduzione di buone pratiche didattiche che accompagnino le dotazioni tecnologiche. I tablet, da soli, non fanno la scuola digitale!
Proprio in questo contesto si inserisce l’iniziativa MyEdu School, che fa della formazione e dei contenuti editoriali digitali i suoi pilastri: nella visione di MyEdu la tecnologia ha un ruolo puramente strumentale per accedere ai mondi digitali, semplificare il lavoro dell’insegnante e migliorare l’apprendimento degli alunni. In seguito a seminari di formazione per i docenti sull’utilizzo delle tecnologie applicate alla didattica e a laboratori ludodidattici per i ragazzi, i tutor di MyEdu consegnano alla scuola i tablet per creare la classe virtuale e accedere a tutte le risorse didattiche digitali di MyEdu School.
MyEdu School è un ambiente didattico digitale basato sui principi di interattività e inclusività e costruito per rispondere alle specifiche esigenze di insegnanti e studenti: videolezioni animate, esercizi interattivi, giochi e verifiche organizzati in percorsi digitali che seguono il piano formativo della scuola dell’obbligo. Contenuti integrati da una serie di strumenti che offrono all’insegnante la possibilità di monitorare costantemente i risultati e i progressi degli studenti.
“Siamo entusiasti di partecipare a Futura, un’occasione per noi preziosa per confrontarci direttamente con i nostri interlocutori primari – i professionisti della scuola – e raccontare la nostra esperienza di innovazione”, afferma Massimo Fumagalli, MyEdu. “Per noi è estremamente importante partecipare attivamente a questa delicata fase storica di transizione verso un nuovo modo di fare scuola. Oggi il terreno è davvero pronto per sfruttare la leva della tecnologia, e come MyEdu siamo pronti a contribuire a questa svolta.”