Anno: <span>2025</span>

Tra l’altro o Tralaltro: qual è la forma corretta?

L’espressione “tra l’altro” è ampiamente utilizzata per introdurre un’informazione aggiuntiva o secondaria rispetto al discorso principale. Ma qual è la forma corretta da utilizzare? La forma giusta è “tra l’altro”, scritta in tre parole: si tratta della preposizione semplice “tra” seguita dall’articolo determinativo “l’”, che è l’elisione di “lo”. Si evita così la costruzione “tra [&hellip;]

Bensì o bensi? Come si scrive correttamente

La congiunzione bensì si usa per contrapporre un’idea a un’altra già negata. E va sempre scritta con l’accento sulla “i”. Esempio: “Non era stanco, bensì deluso.” Scrivere “bensi” senza accento è sbagliato. Bensì è una congiunzione avversativa: rafforza un’opposizione o una precisazione rispetto a qualcosa appena detto. Leggi anche &gt;&gt;&gt; “Qual’ora” o “Qualora”? Scopri la [&hellip;]

Educazione e competenze digitali per il futuro: sfide e strategie

Approfondimento sulle competenze digitali del DigComp 2.2 e la nuova piattaforma MyEdu Introduzione Oggi la digitalizzazione non è solo una questione tecnologica o scolastica: è una dimensione che attraversa ogni aspetto della nostra vita. Apprendiamo, comunichiamo, risolviamo problemi e ci informiamo sempre più attraverso strumenti digitali. In questo scenario in continua evoluzione, studiare a casa [&hellip;]

Tuttora o tutt&#8217;ora? La forma corretta (oggi) e perché

Si scrive tuttora, tutto attaccato, senza apostrofo. È questa la forma oggi considerata corretta e corrente dalla grammatica italiana. Esempio: “Tuttora non abbiamo ricevuto risposta dal docente.” Ma attenzione: la grafia tutt&#8217;ora, con l’apostrofo, non è propriamente sbagliata.Si tratta di una forma arcaica, derivata da elisione (di “tutta” + “ora”), in uso soprattutto fino all’Ottocento. [&hellip;]

Strumenti digitali: reale supporto per l&#8217;apprendimento a scuola e a casa

EVIDENZE DELL’OSSERVATORIO MYEDU SULL’UTILIZZO DEGLI STRUMENTI DIGITALI NELLA DIDATTICA CON IL SUPPORTO DI BVA DOXA  Risorse compensative cruciali per l’apprendimento dei propri figli e figlie per la maggioranza dei genitori. Tra le ulteriori evidenze dell’indagine MyEdu rivolta alle famiglie, l’importanza di poter accedere a un metodo di studio personalizzato e di rendere i propri figli [&hellip;]

Privacy Online: protezione dei dati personali per genitori e minori

La privacy online è un argomento delicato ma anche di grande attualità. In un mondo in cui siamo sempre connessi, come mantenere il controllo dei nostri dati quando navighiamo su Internet o utilizziamo un&#8217;app? Questo interrogativo è ancora più rilevante quando si parla di minori. In questo articolo approfondiremo il tema della privacy online e [&hellip;]

Piuttosto che: come usarlo correttamente

Negli ultimi anni, &#8220;piuttosto che&#8221; è entrato nell’uso comune come sinonimo di &#8220;oppure&#8221;, ma si tratta di un uso improprio. In italiano corretto, &#8220;piuttosto che&#8221; ha un valore comparativo e significa &#8220;anziché&#8221;, &#8220;invece di&#8221;, con un’idea di preferenza. Esempio corretto: Scorretta è la costruzione: &#8220;Possiamo andare in pizzeria piuttosto che al ristorante cinese&#8221;, se si [&hellip;]

MyEdu al Salone Internazionale del Libro 2025: incontri formativi e attività interattive per promuovere un’educazione a misura di tutte e tutti

MyEdu, casa editrice digitale, rinnova la sua presenza alla kermesse di Torino per presentare i propri servizi a favore di una didattica inclusiva, al passo con i tempi: allo stand attività interattive e multimediali volte all’apprendimento per bambine e bambini. Non mancheranno gli appuntamenti per i genitori: Venerdì 16 maggio, ore 10.30 (Sala Ambra, Pad [&hellip;]

Niente meno o nientemeno: la forma corretta

Quando si tratta di espressioni idiomatiche, è facile cadere in errore. Un esempio frequente è la confusione tra &#8220;niente meno&#8221; e &#8220;nientemeno&#8221;. Qual è la forma giusta? La forma corretta è &#8220;nientemeno&#8221;, tutto attaccato. Questa parola è un avverbio rafforzativo che viene usato per sottolineare stupore o enfasi in un’affermazione. Esempi: Ma attenzione! &#8220;Niente meno&#8221; [&hellip;]

&#8220;Ciononostante&#8221; o &#8220;Ciò nonostante&#8221;? Scopri la forma più corretta

L’espressione &#8220;ciononostante&#8221; o &#8220;ciò nonostante&#8221; è ampiamente usata per indicare un’opposizione o un contrasto, con il significato di &#8220;tuttavia&#8221; o &#8220;malgrado ciò&#8221;. La forma più comune è univerbata &#8220;ciononostante&#8221; (ovvero unificata, che trasforma il sintagma in elemento lessicale unico), ma esistono anche le varianti &#8220;ciò nonostante&#8221; e &#8220;ciò non ostante&#8221;, che non sono scorrette ma [&hellip;]

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