Pubblicato il Ottobre 31, 2021
Interrogazioni e verifiche sono alle porte: che ansia! Come fare per aiutare i bambini a ricordare i concetti chiave, i vocaboli in inglese o le temute tabelline senza farsi prendere…
Interrogazioni e verifiche sono alle porte: che ansia! Come fare per aiutare i bambini a ricordare i concetti chiave, i vocaboli in inglese o le temute tabelline senza farsi prendere dal panico?
Esistono delle semplici tecniche di memorizzazione che in modo intuitivo e divertente possono aiutare i tuoi figli a fissare nella mente quello che stanno studiando.
Ci sono infatti alcuni stratagemmi che puoi mettere in pratica per rendere l’apprendimento simile a un gioco e affrontare il momento dei compiti a casa con il sorriso.
Ad esempio, puoi utilizzare le mappe concettuali per aiutare i bambini a ricordare informazioni complesse oppure immagini fantasiose e creative per richiamare alla loro memoria date storiche, nomi o numeri.
Avere un’ottima capacità mnemonica, infatti, non è una dote innata, ma un’abilità che può essere allenata, sviluppata e migliorata costantemente, soprattutto nei primi anni di scuola.
Ma nella pratica come fare per aiutare i tuoi figli a studiare velocemente e bene facendo in modo che ricordino gli argomenti chiave delle lezioni?
Scopriamolo andando a vedere:
Immagina la memoria come un armadio con tanti cassetti in cui vengono organizzate le informazioni. Possiamo trovare quindi il cassetto della matematica, quello dei giochi, quello delle esperienze vissute e così via.
In ogni cassetto le informazioni vengono prima registrate e poi organizzate per essere recuperate quando servono.
Se le nozioni venissero immagazzinate alla rinfusa, un po’ come avviene per la sedia dei vestiti in cameretta, recuperarle all’occorrenza diventerebbe complicato.
Questa metafora ci aiuta quindi a capire che per ricordare occorre prima di tutto saper organizzare le informazioni apprese e successivamente è necessario saperle andare a recuperare nel posto giusto. Si tratta perciò di due momenti distinti:
La memoria funziona meglio per associazioni di immagini, questo significa che memorizzare una semplice parola diventa più facile se la immagini vividamente sfruttando i cinque sensi.
Ad esempio: per ricordare la parola “primula” non è necessario ripeterla continuamente all’infinito per fissarla in testa, ma sarà sufficiente immaginare di annusarla, di avvicinarsi e toccarla, apprezzarne le sfumature gialle e così via.
Associare un’immagine a un concetto è utile per far sì che quest’ultimo venga immagazzinato e organizzato nei diversi cassetti della memoria in modo ordinato, aumentandone così il ricordo quando sarà necessario.
Le tecniche di memorizzazione, quindi, non fanno altro che dare una mano ai bambini a ordinare le informazioni in testa, in modo tale da renderle facilmente rievocabili durante un’interrogazione o una verifica.
Semplici filastrocche o immagini assurde riescono ad aiutare i ragazzi a ricordare alcune regole di grammatica o i mesi dell’anno in una lingua straniera in modo molto più rapido e divertente rispetto alle interminabili quanto noiose ripetizioni a pappagallo.
Per apprendere le tecniche di memorizzazione quindi è utile sapere che la mente umana:
Ora che sai come funziona la memoria vediamo come puoi aiutare i tuoi figli a studiare e raggiungere risultati sempre migliori grazie a 5 tecniche di memorizzazione fatte di giochi, esercizi e stratagemmi utili a ricordare date, nomi ed eventi storici.
Matematica, inglese e storia non saranno più un problema grazie al giusto metodo di studio e ad alcuni stratagemmi pensati per aiutare i bambini a ricordare i concetti più importanti della lezione.
Prima di vedere quali sono le tecniche mnemoniche adatte per i più piccoli però vogliamo darti un consiglio: è importante che la postazione usata per studiare sia quanto più in ordine possibile e con tutta la cancelleria a portata di mano.
Questo permetterà a tuo/a figlio/a di mantenere la concentrazione e di trovare la giusta motivazione apprendendo più facilmente senza inutili distrazioni.
Quali sono, quindi, le principali tecniche di memorizzazione che possono migliorare lo studio e il rendimento scolastico dei tuoi figli?
Vediamole nel dettaglio.
Le mappe concettuali sono disegni e schemi, colorati e creativi, utili a trasformare temi e nozioni complesse in immagini facilmente visualizzabili e memorizzabili dai bambini.
Basta prendere un foglio e raffigurare l’argomento cardine al centro, da qui si iniziano a diramare le informazioni secondarie che vengono associate ad alcune parole chiave affinché siano semplici da ricordare.
Di queste informazioni secondarie alcune possono essere scritte, mentre altre possono essere disegnate scegliendo di volta in volta i colori più rappresentativi.
I disegni non devono essere capolavori e rappresentare fedelmente il concetto di base: basta che siano utili a rievocarlo.
Questo strumento consente ai tuoi bimbi sia di apprendere sia di ripassare velocemente le diverse materie, memorizzando agevolmente nozioni che altrimenti sarebbero difficili da ricordare.
Se vuoi farti un’idea o non hai tempo di creare mappe concettuali da zero, puoi utilizzare quelle già pronte messe a disposizione nella piattaforma didattica digitale di MyEdu nella sezione chiamata “Stanza delle Attività”.
Sono suddivise per classi ed argomenti e pensate proprio per stimolare l’attenzione e favorire l’apprendimento di bambini e ragazzi grazie alla visualizzazione e all’interattività.
Questa tecnica di memorizzazione, a differenza delle mappe concettuali appena viste, risale a più di 2000 anni fa e deve il suo nome al suo inventore: Cicerone.
Il filosofo romano aveva notato che abbinando i concetti chiave del proprio discorso a luoghi familiari poteva fare a meno degli appunti cartacei per ricordare le sue orazioni.
La tecnica dei loci (ossia “la tecnica dei luoghi”) è utile per memorizzare elenchi di informazioni o parole straniere utilizzando solamente la memoria visiva.
Questo semplice quanto efficace espediente consiste nell’assegnare mentalmente un luogo o un oggetto fisico al concetto che si vuole tenere a mente.
Per metterlo in pratica ti basterà prendere una serie di punti familiari di un percorso o una stanza che il bambino conosce bene e associare a questi punti ciascuna parola dell’elenco da ricordare.
In pratica, questo trucchetto crea una sorta di percorso virtuale che si sviluppa attraverso immagini concrete che vengono abbinate alla sequenza di informazioni da memorizzare.
Questa tecnica risulta molto più efficace rispetto all’apprendimento astratto che il bambino farebbe leggendo una pagina del libro e ripetendola innumerevoli volte.
Questo perché sfrutta immagini reali che durante l’interrogazione possono essere facilmente richiamate alla mente, come se le avesse davanti agli occhi.
Come abbiamo visto la mente umana lavora per immagini che sono molto più facili da ricordare rispetto alle parole.
Per fissare i concetti chiave di una materia particolarmente noiosa e mantenere alta l’attenzione dei bambini non c’è nulla di meglio che giocare con la fantasia e divertirsi insieme ai più piccoli.
Basta associare un’immagine bizzarra e fuori dall’ordinario al concetto da ricordare e il gioco è fatto!
L’acronimo PAV, infatti, sta proprio per:
Il metodo PAV è efficace perché sfrutta l’attitudine del cervello a ricordare cose fuori dall’ordinario. Via libera dunque alla fantasia!
Esistono diverse tecniche per memorizzare i numeri, una di queste consiste nell’associarvi un’immagine che faccia rima.
Così, ad esempio, avremo: 1 l’orso bruno, 2 bue, 3 re e così via. Con le parole che utilizzate per creare la rima potresti anche creare delle scene bizzarre utilizzando la tecnica PAV appena vista.
Imparare divertendosi, infatti, è il modo più semplice per memorizzare i numeri o acquisire nuove nozioni.
Per aiutare i tuoi figli a ricordare meglio i numeri, anche la musica e il ritmo potrebbero venirti in soccorso.
Ogni tabellina può essere abbinata a una sorta di canzone in rima che potrebbe essere memorizzata facilmente trasformando in un gioco uno dei compiti scolastici più noiosi.
Quanti di noi genitori passano ore su YouTube alla ricerca di video o canzoni che vengano in nostro soccorso in questi momenti critici?
YouTube è una risorsa preziosa, ma, statisticamente, la probabilità di reperire contenuti pedagogicamente e didatticamente adeguati ai nostri figli – e il tempo che ci viene richiesto per questa ricerca – è estremamente bassa.
Per non parlare dell’assillo delle pubblicità che distraggono i bambini dall’oggetto del video e rischiano di portarli nella direzione opposta a quella sperata.
Le migliori piattaforme di didattica digitale come MyEdu, offrono questo tipo di contenuti progettati ad hoc, individuabili in pochi click grazie al motore di ricerca centralizzata e senza invadenti pause pubblicitarie.
Le tecniche di memorizzazione sono utili per fissare concetti, formule e nuovi vocaboli, certo, ma non dimentichiamo che la memoria è un’abilità che si può sviluppare e stimolare con attività costanti e giochi adatti all’età.
Alcune attività ludiche per i bambini, infatti, oltre a essere divertenti possono rivelarsi particolarmente utili soprattutto per esercitare la memoria visiva.
Tra i principali giochi che sviluppano la memoria possiamo trovare:
Le attività ludiche non sono solo divertenti, ma aiutano i bambini e i ragazzi a esercitare la memoria e contribuiscono a migliorarne sia le capacità di ragionamento sia le abilità cognitive e sensoriali sin dalla tenera età.
In questo articolo abbiamo visto che esistono delle apposite tecniche di memorizzazione che possono aiutare i bambini a ricordare quello che stanno studiando.
Sicuramente quando si ha a che fare con i più piccoli la prima cosa da fare è trasformare i compiti in un gioco.
In questo modo il momento dell’apprendimento risulterà meno noioso e verrà associato a un’emozione piacevole.
Le 5 tecniche che ti abbiamo suggerito riescono a coinvolgere i tuoi figli e a sviluppare la loro memoria grazie a giochi, colori e rime che stimolano la memorizzazione delle informazioni e dei concetti più complessi.
Sfruttando la caratteristica della mente umana di creare immagini e associazioni è possibile far ricordare anche ai più piccoli, in modo semplice e veloce, date, luoghi o parole straniere.
In questo modo i compiti non saranno più un problema e l’apprendimento sarà più rapido ed efficace.