Come cambia la scuola post Covid: la parola ai genitori Osservatorio sulla didattica digitale 2021 - Il 72% dei genitori riconosce che la tecnologia digitale abbia migliorato l’apprendimento dei propri…
Osservatorio sulla didattica digitale 2021 – Il 72% dei genitori riconosce che la tecnologia digitale abbia migliorato l’apprendimento dei propri figli, ma che da sola non basti. 7 genitori su 10 chiedono un supporto dedicato per studio e compiti.
Anche quest’anno MyEdu presenta i dati dell’Osservatorio nazionale sulla didattica digitale realizzata su un campione di oltre 2.500 famiglie italiane nel corso dell’a.s 2020/2021. Il confronto dei risultati odierni con i dati dell’ultima indagine pre Dad fornisce una guida di lettura per comprendere l’impatto della pandemia sulla Scuola dal punto di vista dei genitori.
L’utilizzo della tecnologia digitale mette quasi tutti d’accordo: secondo il 71,6% contribuisce infatti a migliorare l’apprendimento dei ragazzi.
Rispetto all’indagine pre-Covid questo dato perde 5 punti percentuali, aspetto che rispecchia la stanchezza dei genitori provati da quasi 15 mesi – seppur discontinui – di didattica a distanza. Mamme e papà riconoscono il valore del digitale quando utilizzato come integrazione alla didattica guidata dall’insegnante, come strumento per coinvolgere i ragazzi e potenziare l’apprendimento.
Tra le motivazioni maggiormente espresse dai genitori a favore della didattica digitale si evidenziano i seguenti aspetti:
Dopo questa fase emergenziale tutti i genitori, chi più chi meno, hanno sperimentato l’utilizzo di piattaforme digitali, anche molto diverse tra loro, progettate per rispondere a specifiche esigenze degli insegnanti. Ma che cosa serve ai genitori?
La prima risposta è: uno strumento a supporto dello studio e dei compiti (35,8%); il 30,9% la vede come uno strumento per invogliare i bambini a imparare mentre giocano, cogliendo quindi la potenzialità di utilizzare un device come il tablet ma per fare qualcosa di formativo.
L’aspetto certamente più interessante da rilevare è l’enorme balzo in avanti della richiesta di un aiuto dedicato: oggi, dopo 15 mesi di didattica a distanza, la richiesta più sentita dai genitori è quella di formatori qualificati che guidino direttamente i ragazzi nello studio, nei compiti e nelle ricerche (39,2%). Un’esigenza molto sentita per la gestione quotidiana dei propri figli, che raggiunge addirittura il 40% nella Scuola Primaria e un picco del 43,7% nell’Infanzia. Nell’ultimo osservatorio pre-Covid, questo stesso dato si riduceva al 6% dei genitori.
Un ulteriore 34,2% dei genitori cerca invece un tutor on demand che risponda a domande e dubbi specifici dei ragazzi, anche a distanza: in totale sono 7 su 10 i genitori italiani che cercano un aiuto dedicato per i compiti.
Interrogati sulle materie per le quali necessitino di maggiore supporto, per i genitori italiani Inglese e Matematica rimangono in pole position in continuità con gli anni passati, anche se perdono terreno lasciando spazio alle altre materie, rispettivamente con un 24,4% (era 40% pre-covid) e un 21,6% (era 29% pre-covid). Seguono poi Italiano (18,4% – era 27% pre-covid), Storia e Informatica (7,8%), Geografia (7,3%), Seconda lingua (5,3%), Arte e Immagine (5,1%), e infine Musica (1,9%).
Questo enorme grido d’aiuto deve trovare sollievo e conforto in una Scuola che ha dimostrato di saper reagire alle avversità e in un corpo docenti che, seppur stremato, ha dimostrato grande flessibilità e disponibilità al cambiamento. Sono numerosi gli esempi di classi o interi plessi che hanno adottato sistemi misti – “blended” – di didattica, con l’obiettivo di arrivare a un approccio più mirato sulle esigenze individuali dei singoli studenti.
Di seguito potete trovare la ricerca completa con i dati dell’Osservatorio 2021 sulla didattica digitale: