Uno dei compiti più difficili per un genitore è forse quello di motivare i propri figli allo studio, soprattutto se questi non dimostrano una grande passione per le materie scolastiche.
Questo rende spesso il momento dei compiti a casa stressante per i genitori e poco entusiasmante per i figli.
In realtà ogni bambino ha tutte le capacità per riuscire in maniera proficua nello studio: tutto sta nello stimolare i ragazzi a studiare nel modo giusto e adatto alla loro indole.
Niente rimproveri o imposizioni troppo rigide, ma ascolto, stimolo della curiosità e sfida con se stessi, anche con l’aiuto di innovativi sistemi di didattica digitale.
Trovare un buon modo per motivare allo studio aiuterà infatti il genitore a vivere in maniera più serena il momento dell’aiuto ai compiti e darà al bambino l’occasione per sviluppare un proprio metodo di studio.
Motivazione allo studio: qual è il ruolo del genitore?
Incoraggiare i propri figli a trovare la motivazione allo studio è importante per costruire abitudini che durano nel tempo.
Forzarli a fare i compiti, al contrario, può fargli provare risentimento per il tempo da dedicare allo studio, rendendo l’automotivazione molto più difficile da raggiungere.
Vediamo quindi quali sono le 8 regole da cui partire per motivare i ragazzi allo studio:
- Trovare un luogo in cui studiare senza distrazioni
- Avere un dialogo aperto con i propri figli
- Concentrarsi sull’apprendimento dei bambini e non sul risultato
- Fare appassionare i figli alle materie scolastiche
- Incoraggiare i figli a nuovi stili di apprendimento
- Sviluppare insieme ai figli un metodo di studio efficace
- Stabilire piccoli obiettivi nello studio a casa
- Stimolare gli interessi personali di bambini e ragazzi
1. Trovare un luogo in cui studiare senza distrazioni
Un primo punto fondamentale per motivare un bambino a fare i compiti o aiutare i ragazzi a studiare è sicuramente quello di trovare una zona della casa in cui possano concentrarsi e stare tranquilli.
Nel caso di bambini più piccoli potresti ad esempio individuare un paio di luoghi della casa che ritieni più adeguati e far scegliere a loro, di giorno in giorno, dove fare i compiti.
Per i ragazzi più grandi, in particolare, è bene che l’ambiente scelto sia silenzioso e privo di distrazioni.
Inoltre è importante che abbiano sempre sotto mano tutti gli elementi necessari per fare i compiti: quaderni, matite, penne e calcolatrici devono essere tenuti in ordine in modo che cercarli non diventi motivo di distrazione o una scusa per non studiare.
2. Avere un dialogo aperto con i propri figli
I compiti e lo studio sono sicuramente importantissimi per la crescita dei bambini e per la loro formazione, sia dal punto di vista umano che culturale.
Questo però non deve rendere il genitore rigido nei confronti dei propri figli, con pretese di risultati in termini di voti o, peggio, facendo paragoni con i compagni.
Un atteggiamento del genere rischierebbe solo di caricare di ansie e aspettative i ragazzi, con la conseguenza che non dialoghino più con i genitori o che non si impegnino, perché avvertono come impossibili i risultati da loro attesi.
L’atteggiamento giusto è sempre quello di ascoltare i figli, comprendere le loro difficoltà e le loro passioni e su queste basare le aspettative come genitore.
Cerca di individuare insieme a loro cosa li ostacola nello studio:
- Scarsa comprensione della materia
- Compiti poco stimolanti e poco adatti al loro metodo di studio
- Ansia scolastica
- Poca autostima e sicurezza
É attraverso il dialogo che potrai arrivare, come genitore, a comprendere che cosa blocca i tuoi figli rispetto allo studio.
3. Concentrarsi sull’apprendimento dei bambini e non sul risultato
Instaurare un dialogo con i propri figli permette ai genitori di concentrarsi sui giusti traguardi che sono l’apprendimento e il miglioramento delle competenze.
D’altra parte, avere degli obiettivi realistici e in linea con i propri interessi e le proprie capacità è una grande motivazione allo studio per bambini e ragazzi.
Questo significa non dimenticarsi di celebrare i traguardi raggiunti dai propri figli se questi sono un loro miglioramento personale, che si tratti di aver risolto un problema di matematica, aver scritto un tema senza errori o in poco tempo. Questo, senza dare importanza esclusivamente al voto dato dall’insegnante, ma valutando l’apprendimento e il coinvolgimento dei tuoi figli nello svolgimento di un’attività.
Quando spostiamo l’attenzione sull’apprendimento, i figli possono trovare più soddisfazione nel portare a termine i loro compiti, trovando un maggiore stimolo allo studio.
4. Fare appassionare i figli alle materie scolastiche
Un’altra regola per motivare i figli allo studio è farli appassionare anche a quelle materie considerate più difficili e noiose.
Il rifiuto da parte di bambini e ragazzi verso alcune materie può nascere da un approccio errato alla materia rispetto a quelli che sono gli interessi personali.
A questo proposito la didattica digitale è particolarmente vantaggiosa per l’apprendimento di bambini e ragazzi: un modo altamente interattivo e più vicino allo stile di vita dei nostri figli, che costituisce un ottimo alleato per genitori e ragazzi per affrontare lo studio e i compiti.
Trovare dei metodi alternativi che stimolino la curiosità e l’apprendimento creativo attraverso giochi, interazioni, sfide e quiz può rivelarsi un ottimo modo per rendere interessanti e appetibili anche le materie apparentemente meno coinvolgenti.
5. Incoraggiare i figli a nuovi stili di apprendimento
Ogni bambino ha il proprio stile di apprendimento.
In generale vengono individuati 4 stili di apprendimento, cioè metodi congeniali per i bambini e i ragazzi per studiare e imparare, in base alle inclinazioni e al carattere personale.
- Il primo gruppo è rappresentato dal canale visivo-verbale, cioè lo stile di apprendimento in cui le nozioni vengono trasmesse principalmente attraverso la lettura e la scrittura.
- Il secondo gruppo è rappresentato dal canale visivo-iconografico, in cui la preferenza è per immagini, disegni, fotografie, simboli, mappe concettuali, grafici e diagrammi. In questo caso un ottimo strumento per stimolare allo studio sono le videolezioni, soprattutto per i bambini della scuola primaria.
- Il terzo gruppo è rappresentato dal canale uditivo, in cui la preferenza è per l’ascolto. Si tratta di quei casi in cui bambini e ragazzi imparano maggiormente assistendo ad una lezione, partecipando a discussioni e attraverso il lavoro a gruppi.
- Il quarto gruppo è rappresentato dal canale cinestesico, in cui i ragazzi imparano associando l’apprendimento a un’azione.
Soprattutto nei primi anni scolastici è bene far esplorare ai bambini tutti i metodi di apprendimento, per far sì che individuino quello per loro più efficace.
Può succedere anche che i ragazzi apprezzino uno stile di apprendimento per alcune materie e un altro per altre materie, quindi un confronto con loro e con i loro insegnanti renderà il momento dello studio fruttuoso e anche stimolante.
6. Sviluppare insieme ai figli un metodo di studio efficace
Lo studio deve essere responsabilità dei ragazzi e sin da bambini devono imparare a gestire nel modo più autonomo possibile questo momento.
Insieme potreste scegliere:
- Quale momento della giornata dedicare ai compiti
- Quando e quanto spesso fare una pausa
- A quali compiti dare la priorità
Ricorda che i momenti di pausa sono fondamentali per permettere ai bambini e ai ragazzi di staccare e avere modo così di riprendere il ritmo con maggiore concentrazione.
7. Stabilire piccoli obiettivi nello studio a casa
Un altro modo per motivare i ragazzi allo studio è l’organizzazione dei compiti in piccoli obiettivi, in modo che una volta raggiunti il bambino possa sentirsi gratificato e stimolato.
Alcuni di questi obiettivi possono essere ad esempio:
- Leggere il testo assegnato dall’inizio alla fine
- Fare 5 esercizi di matematica, 3 giorni a settimana
- Riguardare quotidianamente gli appunti delle lezioni
- Ripetere a voce alta la lezione della giornata
Avere dei piccoli obiettivi intermedi da raggiungere durante lo studio permette ai tuoi figli di capire meglio il lavoro svolto e avere il controllo della situazione, sempre nell’ottica di renderli autonomi e indipendenti.
8. Stimolare gli interessi personali di bambini e ragazzi
L’ultima importante regola per motivare i figli allo studio è quella di ricordarsi sempre che i compiti e lo studio vanno inseriti in un più ampio processo di crescita dei propri figli.
È importante quindi stimolare anche altri aspetti della loro vita e i loro interessi personali, come lo sport, la musica o la tecnologia.
È solo così che lo studio diventa più facile e motivante da affrontare, perché parte di una giornata in cui si alternano momenti di impegno e momenti di svago in maniera organizzata.
Sai come motivare i figli allo studio nel modo giusto?
In questo articolo abbiamo visto le 8 regole principali per motivare i tuoi figli allo studio.
Come avrai capito, l’ascolto delle loro esigenze e passioni è fondamentale per far sì che si sentano liberi di avere un dialogo aperto con te. Solo in questo modo potrai mettere in pratica tutti gli altri consigli.
Inoltre, al fianco dei metodi più tradizionali per stimolare la loro voglia di studiare, hai visto che la moderna didattica digitale mette a disposizione numerosi strumenti per coinvolgere nell’apprendimento i bambini e ragazzi in maniera del tutto originale e nuova.
Le piattaforme digitali sono infatti strumenti con cui i ragazzi si sentono completamente a loro agio e che risultano loro facili da gestire e navigare, ed è anche qui che sta la loro forza nel motivare la voglia di studiare e fare i compiti.
Leggendo questo approfondimento avrai sicuramente fatto un’analisi del tuo modo di stimolare i ragazzi allo studio, capendo cosa fai bene e dove invece dovrai ancora migliorare.
Per aiutarti a capire che tipo di genitore sei, noi di MyEdu abbiamo messo a punto un semplice test con cui potrai cimentarti in modo divertente e scoprire così qual è il tuo stile nell’aiutare i tuoi figli a fare i compiti. Scoprilo subito con il test!