Come sempre, la domanda non sorge parlando ma scrivendo: qual è la forma corretta tra “a parte” e “apparte”?
La risposta è chiara: la forma corretta è “a parte”, scritto separato, mentre “apparte” è un errore, per quanto comune.
La forma corretta
“A parte” è una locuzione preposizionale, composta dalla preposizione “a” e dal sostantivo “parte”. Viene utilizzata per indicare qualcosa che è escluso o separato dal resto. Per esempio: “A parte il maltempo, la festa è andata bene”. In questo caso, “a parte” esprime una separazione o una distinzione.
L’errore comune
Scrivere “apparte” come una parola unica è un errore diffuso, probabilmente dovuto al fatto che nella lingua parlata i due termini vengono pronunciati in modo molto veloce e tendono a “fondersi”. Tuttavia, nella lingua scritta, è importante mantenere la distinzione tra le due parole. Il termine “apparte” non esiste infatti nella lingua italiana, quindi il suo utilizzo è un errore ortografico.
Quando si usa “a parte”?
“A parte” può essere utilizzato in vari contesti:
- Per escludere o isolare qualcosa: “A parte lui, tutti erano presenti.”
- Come sinonimo di “tranne” o “eccetto”: “A parte questo dettaglio, tutto è perfetto.”
- Per indicare una cosa separata: “Ho messo il documento a parte.”
Dunque, ricordiamolo bene: “a parte” è la forma corretta, mentre “apparte” è sbagliata. Fare attenzione a questo piccolo dettaglio ci aiuta a scrivere in maniera corretta e a evitare errori che potrebbero compromettere la chiarezza della comunicazione.
Come per molti dubbi ortografici, basta prestare attenzione alla forma scritta e affidarsi a buone fonti come i dizionari. La pratica è la chiave del miglioramento!
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