“Per fare un tavolo ci vuole il legno, per fare il legno ci vuole un albero, per fare un albero ci vuole un frutto, per fare il frutto ci vuole un fiore”, cantava Sergio Endrigo. Ma cosa serve per fare una buona scuola? Il MIUR punta sugli insegnanti e sulla formazione permanente, come i corsi di MyEdu Formazione dedicati alla didattica digitale.
Essere un buon insegnante, infatti, non è semplice. Fondamentali sono la formazione universitaria, così come le modalità di reclutamento che devono tener conto dei meriti del singolo insegnante, e la retribuzione che deve essere adeguata. Ma per essere un buon insegnante ci vuole anche e soprattutto l’attitudine a imparare, sempre. Ecco perciò l’attenzione del MIUR per la formazione continua sia professionale che personale degli insegnanti, che comprende iniziative organizzate da enti istituzionali e Università e le azioni dei singoli insegnanti, che si aggiornano anche tramite l’acquisto di riviste specializzate o partecipando a eventi formativi.
Imparare sempre
Il 19 novembre è stata sottoscritta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) l’Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo con i criteri generali di ripartizione delle risorse per gli anni scolastici dal 2019 al 2022 che prevede una estensione del Piano di formazione 2016/2019.
“La legge 107 del 2015 definisce la formazione del personale della scuola come “obbligatoria, permanente e strategica” e la riconosce come opportunità di sviluppo e crescita professionale, per una rinnovata credibilità sociale di contributo all’innovazione e alla qualificazione del sistema educativo. Il “sistema” della formazione in servizio viene immaginato come “ambiente di apprendimento permanente” per gli insegnanti ed è costituito da una rete di opportunità di crescita e di sviluppo professionale per i docenti.”
Il Piano 2016/2019, come previsto dalla legge della Buona Scuola, sancisce quindi che la formazione in servizio degli insegnanti sia obbligatoria e permanente, e coinvolga tutti i docenti di ruolo, circa 750.000.
Imparare come
Anche per quest’anno scolastico il MIUR sta quindi procedendo all’assegnazione delle risorse finanziarie dedicate alla formazione dei docenti: il 40% sarà destinato a iniziative di formazione su tematiche strategiche definite a livello nazionale. Per quanto riguarda l’anno 2019/2020, le aree strategiche indicate a livello nazionale prevedono, tra le altre, l’educazione civica, con particolare riguardo alla Costituzione e alla cultura della sostenibilità, le discipline scientifico-tecnologiche (STEM), l’inclusione di studenti con BES, DSA e disabilità e il Piano Nazionale Scuola Digitale, con particolare riferimento alla cittadinanza digitale.
Il restante 60% verrà invece assegnato ad ogni istituto scolastico che lo utilizzerà autonomamente secondo le proprie esigenze di formazione. Ogni scuola potrà quindi decidere come gestire i fondi assegnati, tenendo conto che l’organizzazione dei corsi di formazione può avvenire secondo diverse modalità. L’istituto può infatti organizzare autonomamente attività formative o coordinarsi con altre scuole al fine di promuovere iniziative mirate. Gli insegnanti possono inoltre iscriversi a iniziative organizzate da organi istituzionali e non, partecipare ad attività formative di propria scelta, sia nell’ambito della propria materia di insegnamento che trasversali, come l’educazione alla sostenibilità o l’inclusione degli studenti con disabilità.
Rientra tra gli stanziamenti del MIUR a favore della formazione continua anche la Carta del docente, un bonus del valore annuo di 500 euro che ciascun insegnante può utilizzare autonomamente, al fine di acquistare libri, riviste, ingressi nei musei ed eventi culturali, teatro e cinema o iscriversi a corsi di laurea, master universitari o attività di aggiornamento svolti da enti qualificati o accreditati presso il MIUR.
Imparare perché
Siamo in un momento storico particolare in cui è fondamentale insegnare ai ragazzi non solo nozioni ma competenze, come la capacità di affrontare l’incertezza in una società che cambia continuamente e che chiederà loro di adattarsi più volte a questi cambiamenti nel corso della loro vita. Dobbiamo insegnare agli studenti come imparare a imparare, sia durante il percorso scolastico che lavorativo. Chiave di volta di questo nuovo modo di intendere la scuola è la formazione permanente degli insegnanti, visti non solo come agenti promotori ma anche come esempio, mettendo in pratica un’attitudine fondamentale per un educatore: la capacità di imparare e di mettersi sempre in gioco.
Gli stessi docenti devono essere in grado non solo di cogliere tutte le opportunità formative che gli vengono offerte, ma anche di mettere in pratica quanto appreso nei corsi di formazioni avendo inoltre la capacità di riflettere su quanto stanno facendo, in tal modo ricevendo il massimo profitto dalla formazione ricevuta.
Per essere davvero efficace infatti una buona formazione deve riflettere i reali bisogni dei partecipanti, offrendo risposte concrete a bisogni concreti, risposte che ricadano come pratiche sulla scuola stessa.
Altrettanto importante è poi la riflessione su quanto appreso durante la formazione al fine di ricavare i modelli di azione più adatti alle proprie esigenze e più efficaci per la classe.
La formazione quindi deve dare modo al docente di riflettere su ciò che porta successivamente in classe. Questa riflessione non dovrebbe essere solo del singolo ma andrebbe comunicata innescando uno scambio virtuoso tra docenti, non solo della stessa scuola ma anche di scuole diverse, così che attraverso il confronto sia possibile apprendere pratiche diverse e magari già efficaci in altre scuole o in altri contesti.
Infatti, affinché la formazione abbia una effettiva ricaduta nelle aule, l’insegnante non deve essere lasciato solo, ma il suo ritorno in classe deve essere “accompagnato” attraverso, consigli, suggerimenti e feedback che gli permettano di adattare alla propria classe quanto appreso durante il periodo di formazione.
MyEdu Formazione
Proprio in questa direzione vanno i corsi di MyEdu Formazione, dedicati all’implementazione della tecnologia digitale in ambito scolastico. Svolti in presenza da formatori qualificati, partono dalla convinzione che la tecnologia digitale possa essere un valore aggiunto concreto per semplificare la didattica. Obiettivo dei corsi è fornire agli insegnanti le competenze di base per un utilizzo pratico della tecnologia attraverso lezioni pratiche, con dimostrazioni e coinvolgimento diretto dei partecipanti.