Nella lingua scritta e parlata può capitare di incontrare sia “sennonché” (tutto attaccato) che “se non che” (in tre parole).Ma sono davvero corrette?Senza troppi giri di parole, sì, entrambe le…
Nella lingua scritta e parlata può capitare di incontrare sia “sennonché” (tutto attaccato) che “se non che” (in tre parole).
Ma sono davvero corrette?
Senza troppi giri di parole, sì, entrambe le forme sono ammesse, con lo stesso significato: “però, tuttavia, ad eccezione di”.
La differenza tra le due è solo grafica e stilistica. “Sennonché” è una forma univerbata, più compatta e ricorrente nella scrittura formale o nei testi narrativi; “se non che” è una locuzione equivalente, più frequente nel parlato o in contesti meno strutturati.
Esempi:
– Aveva promesso di venire, sennonché ha cambiato idea.
– Tutti erano d’accordo, se non che mancava il direttore.
Dal punto di vista sintattico e grammaticale, quindi non esiste una “versione sbagliata”.
Per altri dubbi linguistici, visita la sezione “Dizionario” del nostro Blog.
LEGGI ANCHE >>> Sinonimi di veloce: alternative per descrivere meglio
