A volte, la lingua italiana ci mette alla prova con piccole sfumature che possono mandarci in tilt, come nel caso di “sopratutto” e “soprattutto”. Ma quale di queste è la forma corretta?
Soprattutto (corretta)
“Soprattutto” è un avverbio che significa “in particolare” o “principalmente” da utilizzare in tutti i contesti in cui si voglia esprimere un concetto di prevalenza o di importanza relativa a un elemento specifico. Ecco alcuni esempi:
Esempio 1: “Mi piacciono molti sport, soprattutto il calcio.”
Esempio 2: “L’azienda è specializzata in vari settori, soprattutto in quello della tecnologia.”
Esempio 3: “Adoro cucinare diversi piatti, soprattutto quelli della tradizione italiana.”
Sopratutto (errata)
Ma perché si sbaglia spesso?
L’origine dell’errore risiede nel tentativo di “unire” semplicemente le due parole che, a livello fonetico, sembrano quasi una cosa sola. La forma “sopratutto” potrebbe apparire intuitiva a chi scrive, associando l’idea di “sopra” al concetto di “tutto”, come succede per “oltretutto” o “dopotutto” che sono, invece, forme corrette.
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