Anno: <span>2025</span>

Cibo sano e rendimento scolastico: come sono collegati

Introduzione Il cervello dei bambini e delle bambine è in continua crescita e richiede nutrienti adeguati per funzionare bene. Quello che mangiano non influisce solo sulla salute fisica, ma anche sulla concentrazione, sulla memoria e sull’umore. Scelte alimentari corrette possono migliorare l’energia mentale, supportare l’apprendimento e aiutare i più piccoli e le più piccole a [&hellip;]

Differenza tra “perché” e “per cui”: spiegazione semplice

“Perché” e “per cui” sono espressioni comuni, ma non sono intercambiabili: hanno funzioni grammaticali e sfumature diverse. Ecco la differenza tra “perché” e “per cui”. “Perché” ha diversi usi, ma i principali sono: “Per cui” introduce una conseguenza, spesso sottintendendo “motivo per cui” o “ragione per cui”: Non ho studiato, motivo per cui ho preso [&hellip;]

Contrari di ignorante: alternative per descrivere meglio

“Ignorante” è un aggettivo che indica chi non conosce un determinato argomento o non ha ricevuto istruzione. Ma può anche essere usato per indicare una persona rozza o maleducata. Capire i contrari di “ignorante” aiuta a usare le parole giuste nei contesti giusti, sia quando si parla di cultura, sia quando si parla di comportamento. [&hellip;]

Autonomia a casa e a scuola: come svilupparla nei bambini dai 6 ai 10 anni

Introduzione Tra i 6 e i 10 anni, i bambini attraversano una fase cruciale del loro sviluppo: iniziano a costruire le basi della propria indipendenza. Questo periodo rappresenta un&#8217;opportunità ideale per incoraggiare l&#8217;autonomia, sia nella gestione della vita quotidiana che nei compiti scolastici. Tuttavia, non sempre è facile trovare il giusto equilibrio tra essere una [&hellip;]

Sinonimi di veloce: alternative per descrivere meglio

“Veloce” è un aggettivo comune, ma esistono molte alternative utili per variare il linguaggio e descrivere meglio situazioni o azioni. Ecco 9 sinonimi da conoscere: Ogni sinonimo ha sfumature diverse: insegnarle ai bambini aiuta a sviluppare una comunicazione più ricca e consapevole. Per altri sinonimi e curiosità linguistiche, visita il nostro Blog nella sezione “Dizionario”. [&hellip;]

MyEdu al MUBA per la settimana della dislessia

DSA E BES: SEGNALI PREDITTIVI, STRATEGIE E BUONE PRASSI PER SOSTENERE LE CARATTERISTICHE DI APPRENDIMENTO MYEDU INVITA AL MUBA LE FAMIGLIE E IL MONDO DELLA SCUOLA ALL’INCONTRO FORMATIVO GRATUITO CON BARBARA URDANCH, PEDAGOGISTA E FORMATRICE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA Quali sono i possibili campanelli di allarme di una&nbsp;neurodivergenza? Quali i segnali e le strategie per sostenere, [&hellip;]

 Ne o né: come e quando si usano?

&nbsp;“Ne” e “né” si somigliano nella pronuncia, ma hanno ruoli ben distinti: Confonderli può alterare completamente il significato della frase.&nbsp; Esempi corretti: – Non voglio né dolci né bibite.– Ne prendo uno anch’io, grazie. Vuoi approfondire altri dubbi comuni? Visita la nostra sezione “Dizionario” del Blog di MyEdu. LEGGI ANCHE >>> Tra l’altro o Tralaltro: [&hellip;]

Si scrive sù o su? La risposta definitiva

Il dubbio tra “su” e “sù” è tra i più frequenti, ma la regola è semplice: “su”, senza accento, è la forma corretta. È una preposizione semplice che indica posizione, direzione o argomento: “Il libro è su quel tavolo”, “Tirati su”. La forma con l’accento, “sù”, è corretta solo quando viene usata come esclamazione, per [&hellip;]

Rientro a scuola: strategie per aiutare i figli a ritrovare la routine

Introduzione Il rientro a scuola dopo le vacanze estive è un passaggio importante per bambini e ragazzi, sia della scuola primaria che della secondaria. Dopo settimane di libertà, ritmi più rilassati e momenti di svago, tornare alle abitudini scolastiche può generare emozioni contrastanti: l’entusiasmo di rivedere compagni e insegnanti, ma anche ansia, insicurezza o fatica.Per [&hellip;]

Dopo di che o Dopodiché: come si scrive?

Entrambe le forme sono corrette, ma “dopodiché” è la grafia preferibile, in particolare nei testi scritti. Si tratta di una congiunzione avverbiale che indica successione temporale:“Abbiamo cenato, dopodiché siamo usciti”.“Dopo di che” è una locuzione più lunga, grammaticalmente accettabile ma stilisticamente meno fluida. È usata più raramente, soprattutto in contesti orali o narrativi. Scrivere “dopodiché” [&hellip;]