Osservatorio sulla didattica digitale 2023: i risultati
Scuola e transizione digitale: 6 famiglie su 10 sono preoccupate per l’istruzione dei propri figli anche se la tendenza segna una flessione rispetto allo scorso anno scolastico. Buona anche la soddisfazione nei confronti della Scuola considerata Moderna/Innovativa dal 25% ed Efficace/coinvolgente dal 24%
E i ragazzi? Sognano una scuola senza compiti (più le femmine dei maschi) e per 1 su 4 vorrebbe iniziasse più tardi la mattina
Osservatorio sulla didattica digitale 2023: i risultati
Alla chiusura del primo anno scolastico “normale” dopo gli anni travagliati della pandemia, l’opinione dei genitori verso la qualità della scuola italiana migliora leggermente.
Il 49% dei genitori intervistati da BVA Doxa per MyEdu nell’indagine “Junior 2023” definisce infatti il sistema scolastico italiano moderno/innovativo (25%) o efficace/coinvolgente (24%). Viceversa il 40% lo considera vecchio/obsoleto (21%) e noioso/pesante (19%). La percezione di negatività dichiarata in modo più significativo dai genitori dei ragazzi della scuola secondaria.
A confronto con lo scorso anno scolastico, per l’anno 2022/23 i genitori sembrano anche un po’ meno preoccupati verso il futuro dei propri figli: segnano un +11% i genitori che si dicono sereni, anche se restano in netta minoranza rispetto a quelli preoccupati (65%). Parallelamente, aumentano le richieste per attività che rendano più stimolante lo studio a Scuola, con il 52% che suggerisce l’inserimento di laboratori tecnologici nell’orario scolastico. È quanto emerge dall’analisi annuale dell’Osservatorio sulla didattica digitale di MyEdu, piattaforma di formazione digitale fondata nel 2013 a Milano, partner del Ministero dell’Istruzione attraverso il protocollo d’intesa “per la realizzazione di azioni a supporto dell’innovazione didattica e digitale nella Scuola Italiana”.
“Rilevare la percezione delle famiglie e dei ragazzi rispetto alla scuola è fondamentale per migliorare la comunicazione e l’alleanza con i docenti e quindi il sistema scolastico – commenta Laura Fumagalli, presidente di MyEdu – Di pari passo, la transizione digitale nella scuola italiana deve dare centralità alla funzione dell’insegnante. Bisogna investire sulle capacità di relazione, ascolto, comprensione ed empatia, ma anche essere consapevoli del rischio che il digitale, se abusato e utilizzato come scorciatoia, possa condizionare la relazione con lo studente e in certi casi addirittura spodestarla, sostituendosi al rapporto umano. Per questo motivo è necessario un approccio scientifico e professionale rispetto alla produzione di contenuti e strumenti digitali, soprattutto in ottica inclusiva e stimolante”.
“Questo primo anno scolastico che ha segnato un ritorno alla normalità nelle scuole italiane – commenta Cristina Liverani di BVA Doxa – rappresenta un importante punto di partenza per capire come l’avanzata forzata della didattica digitale nella pandemia possa essere un valore aggiunto nella scuola di oggi. E abbiamo visto infatti come il 42% sia molto o abbastanza soddisfatto del livello di innovazione tecnologica della scuola”.
Dalla ricerca BVA Doxa emerge che la didattica digitale integrata, che è stata introdotta nel post pandemia, ha nel complesso migliorato la percezione dell’alleanza scuola-famiglia. Il 46% dei genitori dichiara che sia migliorata (molto o abbastanza), il 39% mantiene una posizione neutra. In linea generale apprezzamenti nella direzione del miglioramento arrivano soprattutto dai genitori dei ragazzi della scuola secondaria e residenti del Nord est.
Allineata a questo panorama la soddisfazione per il livello di innovazione della scuola del figlio: il 42% si dichiara molto o abbastanza soddisfatto e un genitore su due si colloca su un livello di soddisfazione intermedio (47%). I risultati sono trasversali alla tipologia di scuola e all’area geografica.
Per i genitori il PC vince sul tablet. Guardando nello specifico ai supporti alla didattica che possono arrivare dei device digitali, in base alla propria esperienza e al parere del figlio, i genitori individuano il computer quale strumento più utile per incrementare l’efficacia della didattica (37%), seguito dal tablet (20%) e, molto distanziata in terzo posto, si colloca la LIM (11%). Computer e smartphone considerati più validi tra i genitori dei ragazzi della scuola secondaria.
Il punto di vista dei ragazzi sulla scuola
Dall’Osservatorio MyEdu La materia preferita dagli studenti rimane la matematica, ma a sorpresa “arte e immagine” sale al 3° posto, guadagnando il podio dietro a all’italiano. I ragazzi sognano una scuola senza compiti: a sorpresa, più le femmine dei maschi.
Ma com’è la scuola dei sogni per i ragazzi? Dalla ricerca BVA Doxa il 43% la vorrebbe senza compiti, per 1 su 4 dovrebbe iniziare più tardi, per il 20% dovrebbe avere più dotazioni tecnologiche, come pc e tablet, dichiarato soprattutto dai ragazzi della secondaria e infine, il 19% la vorrebbe senza esami, con gli alunni della secondaria per i quali gli esami sono ormai alle porte che sembrano essere i più d’accordo.
Nota metodologica – Questi dati emergono da due ricerche condotte in parallelo da MyEdu e da BVA Doxa. I dati dell’Osservatorio nazionale sulla didattica digitale sono stati raccolti su un campione rappresentativo di oltre 5.400 famiglie italiane nell’anno scolastico 2022/2023 con figli nelle scuole materne, elementari e medie, di Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Puglia.
Insieme ai dati dell’Osservatorio, MyEdu ha anche incrociato i numeri dell’indagine condotta insieme a Bva Doxa, e frutto di 805 interviste a ragazzi tra i 5 e i 13 anni, rappresentative dell’universo di riferimento, realizzate presso il domicilio degli intervistati nel periodo tra il 20 febbraio – e il 17 marzo 2023.
I risultati dell’indagine
L’Osservatorio MyEdu sulla didattica digitale, la parola alle famiglie
Scarica i risultati dell’indagine
Quale strumento ha utilizzato maggiormente vostro figlio/a negli ultimi 12 mesi per studiare a casa?
Dalle risposte del sondaggio emerge che circa l’81% dei genitori ha indicato il libro di testo come strumento maggiormente usato dai figli per studiare negli ultimi 12 mesi. Il 12% ha invece indicato altri strumenti interattivi come i video, e un altro 12% i giochi educativi. Seguono le mappe mentali e concettuali, con l’11% delle risposte.
Chi ha seguito di più vostro figlio/a durante la DAD?
Ricordando ancora la DAD: il 70% afferma che ad aver aiutato maggiormente i figli durante la DAD sia stata maggiormente la mamma ,che come nella precedente indagine, si distacca dal 17% per il papà e dal 5,5% per i nonni.
Siete preoccupati per l’istruzione e il futuro di vostro figlio/a?
I genitori preoccupati per il futuro dei propri figli sono in netta maggioranza: il 65% si dice preoccupato contro il 35% dei genitori che invece vive sereno. Un dato che comunque aumenta dell’11% rispetto allo scorso anno scolastico (24%). Relativamente alla preoccupazione, solo il 18% si dice molto preoccupato, e circa il 57% si dice abbastanza preoccupato.
Siete pro o contro la tecnologia digitale applicata alla didattica?
Pressoché in linea con lo scorso anno scolastico, che aveva già vissuto un aumento conseguente al periodo pandemico, il 77% dei genitori è favorevole alla tecnologia applicata alla didattica, contro un 8% che si oppone ad essa. Il 15% si dice invece indifferente a riguardo.
Che tipo di attività suggerireste per rendere più stimolante la vita a scuola?
Ai fini di rendere la vita a scuola più stimolante, la maggioranza dei genitori intervistati suggerisce l’inserimento di laboratori tecnologici nella didattica (52%). Altre attività scolastiche più quotate sono l’incremento di esperienze pratiche nel territorio, come in fattoria o in aziende alimentari (44%) ed esperienze di scuola natura (40%). Solo il 5% non si sente di aggiungere nulla alle attività attualmente previste a scuola.
Qual è la disciplina preferita di vostro figlio/a?
Anche nell’ambito delle materie scolastiche troviamo uno scenario poco diverso da quello dello scorso anno. Per l’anno 2022/23 la matematica si posiziona ancora come disciplina preferita (26%), seguita da italiano (12 %), arte e immagine (circa il 11%), motoria e inglese (entrambe intorno al 10%).
Per quale disciplina vostro figlio/a ha più bisogno d’aiuto?
È la preferita ma anche la più complicata: con un 25,6% la matematica si classifica anche come la disciplina per cui i figli dei genitori intervistati hanno più bisogno di aiuto. Vediamo al secondo e al terzo posto italiano e inglese (23% e 22%). Con un netto distacco troviamo poi storia, che si posiziona al quarto posto con una percentuale del 5,8%.
Per quale disciplina invece voi avreste più bisogno d’aiuto per supportare vostro figlio/a?
Per quanto riguarda i genitori il risultato invece cambia: è l’inglese (23%) la disciplina per la quale richiedono più supporto didattico nell’aiuto dei propri figli. Vediamo poi la matematica con un 20% e l’italiano, con un 14%. La “seconda lingua straniera” si aggiudica il 10% dei voti, seguita subito dopo da coding e robotica, indicate per il 9%.
Le lingue straniere, prese insieme, sono le più problematiche per i genitori: con un totale del 33%.
Quali strumenti vorreste che vostro figlio/a avesse a disposizione per studiare in modo più efficace?
Dai dati del sondaggio emerge che i genitori desidererebbero che i loro figli avessero a disposizione più giochi didattici per allenarsi divertendosi anche nel tempo libero (33,7%), con una preferenza di esercizi interattivi da fare con il tablet (30,8%) e di mappe concettuali digitali personalizzabili (29,6%). Hanno successo anche le videolezioni di ripasso suddivise per materia (27%).
Che cosa vi servirebbe per affrontare meglio lo studio?
Parlando di strumentazioni che aiuterebbero di gran lunga ad affrontare meglio lo studio, il 33,4% dei genitori preferirebbero strumenti che stimolino i propri figli a studiare, oppure percorsi digitali interattivi come video, quiz, giochi e quant’altro (27%). Il 20% dei genitori desidererebbe uno strumento che permetta loro di seguire i propri figli nei compiti, e il 16% indica un ambiente protetto, che permetta al figlio/a di studiare tramite il supporto di internet ma navigando in totale sicurezza.