Il primo maggio è una giornata di festa. I più piccoli non vanno a scuola e i più grandi stanno a casa dal lavoro. Cosa si festeggia? Si festeggiano le maestre, gli impiegati, gli operai e tutte le persone che lavorano!
Il primo maggio si celebra in molti paesi del mondo, non solo in Italia. È una ricorrenza internazionale che nasce con l’intento di ricordare l’impegno dei lavoratori che in tutto il mondo hanno lottato per vedere riconosciuti i propri diritti. Uno di questi è la riduzione della giornata lavorativa a 8 ore.
“Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire”
Questo slogan fu inventato in Australia nel 1855 e venne usato per diffondere l’idea dei diritti dei lavoratori. Nella seconda metà dell’Ottocento infatti le condizioni di lavoro e di vita degli operai non erano delle migliori. Si lavorava per 12 e persino 16 ore al giorno e non c’erano pause nemmeno durante i fine settimana. Inoltre, a tenere questo ritmo non erano solo gli adulti, uomini e donne, ma anche i bambini sotto i 14 anni spesso lavoravano tutto il giorno invece di andare a scuola.
Il primo maggio del 1886
Il primo maggio del 1886 negli Stati Uniti, a Chicago, i lavoratori di un’azienda che produceva mietitrebbiatrici avevano scioperato ed erano scesi in piazza proprio per chiedere condizioni migliori e la riduzione dell’orario di lavoro. Nei giorni successivi ai lavoratori della McCormik si unirono quelli di altre fabbriche: più di 80.000 lavoratori sfilarono per le strade della città. Gli scioperi e le proteste portarono a scontri con la polizia che causarono due morti tra i manifestanti. Il 4 maggio, sempre a Chicago, durante un raduno nella piazza di Haymarket, uno sconosciuto lanciò una bomba contro i poliziotti che circondavano la piazza, uccidendo un agente. La polizia iniziò a sparare sulla folla e lo scontro terminò con la morte di trenta persone, tra le quali anche sette poliziotti, e decine di feriti. In seguito vennero arrestati 8 leader anarchici con l’accusa di avere fabbricato e lanciato la bomba. Cinque di loro furono condannati a morte, gli altri all’ergastolo. Questi ultimi vennero poi graziati e infine rilasciati.
Il primo maggio diventa festa
I fatti di Chicago ebbero una grande risonanza, non solo negli Stati Uniti, e diedero un forte impulso alle organizzazioni dei lavoratori. Per questo motivo nel 1889 la Seconda Internazionale, un’ organizzazione che riuniva i partiti socialisti e laburisti europei, scelse il primo maggio come data per la festa dei lavoratori. L’Italia aderì alle celebrazioni due anni dopo, nel 1891.
Sempre in Italia, durante la dittatura fascista, la ricorrenza fu spostata al 21 aprile e, ciò nonostante, i cortei dei manifestanti vennero repressi più volte dal governo di Mussolini.
Dopo la nascita della Repubblica Italiana il primo maggio commemora anche alla strage di Portella della Ginestra, avvenuta nel 1947 in provincia di Palermo, quando il bandito Salvatore Giuliano e la sua banda spararono sui lavoratori e le lavoratrici che stavano festeggiando il primo maggio, uccidendo 11 persone.
La Costituzione italiana
Il primo articolo della Costituzione della Repubblica Italiana afferma:
Questo perché il lavoro non è solo qualcosa che serve per vivere, ma ci definisce come persone e come cittadini, parte di una comunità in cui ciascuno dà il suo contributo.
Come si festeggia in Italia il primo maggio
Come nel resto del mondo, in Italia il primo maggio si festeggia con un corteo celebrativo: durante la giornata infatti i sindacati organizzano manifestazioni nelle principali città per celebrare questa giornata di festa. A Roma i festeggiamenti culminano poi nel “Concertone del primo maggio”, che viene trasmesso tutti gli anni dalla televisione pubblica, e vede ospiti italiani e internazionali avvicendarsi sul palco per celebrare i lavoratori in Italia e nel mondo.