Rinnovata la collaborazione strategica tra l’Editore milanese e il Ministero volta a valorizzare l’educazione digitale nelle scuole e realizzare percorsi di innovazione per lo sviluppo delle professioni digitali del futuro
Milano, 15 febbraio 2022 – Prosegue con la firma del nuovo Protocollo d’Intesa la sinergia tra MyEdu e il Ministero dell’Istruzione, sempre più focalizzato a promuovere l’innovazione tecnologica nella didattica. Rinnovando l’impegno del precedente triennio, MyEdu si incarica di mettere a disposizione delle scuole – gratuitamente – competenze ed esperienze utili a promuovere la diffusione della cultura dell’innovazione.
Nello specifico, MyEdu si impegna a fornire a istituzioni scolastiche, a titolo gratuito, gli strumenti e le risorse volte a favorire l’utilizzo dei contenuti digitali nelle classi, ovvero la piattaforma editoriale MyEdu Plus e i tablet per utilizzarla: un ambiente didattico che offre migliaia di risorse e contenuti digitali e interattivi su tutte le materie della scuola dell’obbligo, strutturate in percorsi formativi che seguono le più recenti Indicazioni Nazionali del Ministero. Videolezioni, attività interattive, quiz, verifiche, esercizi, schede didattiche, mappe mentali, podcast…: un immenso archivio di risorse già pronto e strutturato a cui l’insegnante può attingere per integrare le proprie lezioni – in classe o a distanza – rendendo la didattica più coinvolgente e partecipativa.
Parallelamente, MyEdu proseguirà nella propria mission formativa organizzando seminari e webinar gratuiti dedicati ai docenti sull’utilizzo delle tecnologie digitali applicate alla didattica. I seminari MyEdu sono progettati per essere workshop pratici in cui ogni partecipante, dotato di credenziali di accesso alla piattaforma personalizzate, può mettersi alla prova lavorando con il proprio device. Obiettivi delle giornate formative saranno non solo fornire una consapevolezza concreta del potenziale della tecnologia digitale per le lezioni, ma soprattutto rendere i docenti abili nel “fare”: utilizzare le risorse editoriali già pronte, creare nuovi percorsi personalizzati (lezioni multimediali ma anche quiz e verifiche) con semplici passaggi, condividere i contenuti con la propria classe, monitorare l’andamento della classe e del singolo studente, utilizzare un sistema di messaggistica interna comodo ed intuitivo.
“Lavorando da tanti anni fianco a fianco con gli insegnanti abbiamo raccolto la loro necessità di avere uno strumento che sia inclusivo non solo per gli studenti, ma anche per i docenti stessi. In un momento in cui la gestione logistica quotidiana è ancora critica e faticosa, la programmazione e la continuità didattica per molti insegnanti è un traguardo ancor più difficile del “fare DAD” – afferma Benedetta Negri, Responsabile Scuole di MyEdu.
In un momento in cui ci si aspettano miracoli dagli insegnanti che si trovano a colmare le lacune formative lasciate dalla DaD, infatti, siamo NOI aziende a dover fornire ai docenti lo strumento che li renda in grado di fare il loro mestiere:
- risorse e contenuti didattici editoriali PRONTI per l’intero percorso didattico dal primo anno della primaria all’ultimo della secondaria di I grado, su tutte le materie;
- uno strumento inclusivo “multi livello”, che permetta il lavoro asincrono tra studenti – anche in presenza;
- uno strumento che favorisca il raggiungimento di competenze, secondo i nuovi criteri di valutazione, e non solo le conoscenze necessarie per gli Invalsi;
tutto questo permette ai docenti di concentrarsi sull’insegnamento e lavorare sulla necessità del singolo studente. Oggi più che mai i docenti hanno bisogno di sentirsi ascoltati, capiti e supportati: questo è MyEdu e questo è quello che facciamo noi.”
Già partner del Ministero nell’ambito dello Stakeholders’ Club del Piano Nazionale Scuola Digitale, MyEdu ha coinvolto negli ultimi anni oltre 25 mila docenti e 200 mila studenti delle scuole primarie e secondarie di I grado su tutto il territorio nazionale, fornendo una risposta integrata per la scuola innovativa: tecnologia, formazione, ma soprattutto contenuti editoriali qualificati.