Il digitale è arrivato anche in oratorio. Incredibile da pensare solo un decennio fa, ma da quest’anno molti oratori della Lombardia hanno fatto un enorme passo verso la digitalizzazione.
E questa mattina, primo giorno di GREST – GRuppo ESTivo – in tutte le parrocchie, i bambini e i ragazzi all’ingresso hanno mostrato il proprio pass personale. Un vero e proprio badge: nome e cognome del bambino con codice a barre identificativo, che servirà a migliorare la gestione non solo delle presenze, ma soprattutto di tutte le attività extra che anche l’oratorio ha iniziato a proporre ai suoi ragazzi.
L’oratorio estivo che, solo una generazione fa, rappresentava l’unica alternativa alla villeggiatura con i nonni, oggi ha tante alternative, varie e strutturate: associazioni sportive che organizzano settimane all’insegna dello sport, piscine comunali che offrono corsi di nuoto alternati a lezioni in inglese, scuole di ballo che propongono lezioni finalizzate a uno spettacolo (l’ennesimo saggio sig!) e chi più ne ha ne metta…
L’oratorio estivo però di fatto vince ancora: un po’ la tradizione, un po’ l’ambiente, ma soprattutto la fiducia che i genitori ripongono ancora nel ruolo sociale che l’oratorio tradizionalmente porta con sé. Certo, incide molto anche il fattore economico – e il GREST su questo non ha rivali. Ma la vera forza degli oratori è ascoltare le richieste che arrivano dai ragazzi e dalle famiglie, e arricchire le proprie proposte con nuove e svariate attività: equitazione, tennis, pattinaggio o piscina vanno a integrare il programma delle immancabili gite.
Estate digitale con piattaforme 2.0
Per venire in soccorso ai volontari che ogni anno si trovavano a gestire presenze e flussi di cassa di centinaia di famiglie, quest’anno è stata attivata una piattaforma online: uno spazio digitale in cui le famiglie caricano il profilo dei propri figli e poi, dal proprio cellulare o dal PC, selezionano le attività che vogliono seguire. Più attività si scelgono, più il borsellino elettronico si assottiglia… ma in questo modo si riducono anche i margini di errore.
L’oratorio quindi diventa una piccola impresa che, nell’era dei big data e delle piattaforme gestionali e di contenuti, riesce a trarre vantaggio dai progressi tecnologici per ottimizzare i servizi offerti alle famiglie.
Per fortuna la vita al GREST non cambia: e già dai cortili si sentono i canti, il chiacchiericcio divertito di bimbetti in festa, e il rumore di tanti piedini che corrono sulla ghiaia.