Umanista tecnologico per curiose interconnessioni
Questo mese ospitiamo nel Salotto di MyEdu Marco Marinelli, autore e collaboratore di MyEdu per diversi corsi e contenuti come il corso Programmare con scratch 3.0, Il Mondo degli animali o i laboratori digitali
“La scrittura è la base di partenza per tutto! Anche nello sviluppo di un gioco o di parti più tecnologiche, è indispensabile partire da una buona scrittura”.
Secondo Marco, è proprio su questo assunto che si basa tutta l’impostazione progettuale di un lavoro. Autore prolifero e stretto collaboratore di MyEdu, Marco combina competenze editoriali sviluppate nel corso di una lunga esperienza professionale con un talento innato per l’innovazione e la sperimentazione tecnologica che ha portato una ventata di freschezza non solo nella ricerca e nella progettazione editoriale, ma soprattutto nell’impiego di tecnologie all’avanguardia.
Chi è Marco Marinelli
Classe 1963 Marco Marinelli ha alle spalle una storia ricca di esperienze diversificate in Italia e all’estero. Studi in Lettere e Giurisprudenza, Marco ha avuto la grande opportunità di entrare nel mondo dell’editoria e costruirsi una solida esperienza nelle più grandi case editrici italiane. Prima come traduttore dall’inglese per una rivista specializzata nel turismo di alto livello, poi nella redazione di saggistica di Bompiani e RCS. Sempre alla ricerca di nuovi stimoli, si affaccia in modo propositivo alle nuove tecnologie per la realizzazione di video, animazioni e contenuti in HTML5. Questa costante ricerca di novità lo porta infine alla redazione di MyEdu.
Il corso Programmare con Scratch 3.0
Tra i contenuti che Marco ha realizzato per MyEdu vogliamo parlare nello specifico del corso Programmare con Scratch 3.0. “Realizzare il corso di Scratch è stato molto interessante perché nella progettazione abbiamo dovuto mettere insieme sintassi e apparato logico dei parametri. Volevamo dare forma al nostro modo di pensare”.
Come avete progettato questo corso di Scratch?
“Abbiamo pensato di offrire un corso che fosse più una guida molto pratica. Un po’ come in una ricetta, abbiamo voluto fornire ai nostri utenti tutti gli ingredienti necessari per arrivare a creare un contenuto con Scratch. Non solo con video spiegazioni semplici e puntuali, necessarie per comprendere il funzionamento e la logica dei famosi “blocchi colorati” di Scratch, ma fornendo all’utente tutti gli strumenti necessari, come i file dei progetti. Questo facilita molto il lavoro e il percorso individuale, perché permette di capire dove si inizia, ma soprattutto dove si arriva. Il messaggio è chiaro: io te lo spiego, tu ci provi e poi vediamo se hai capito bene”.
Cosa ti è piaciuto di più nella realizzazione del corso Programmare con scratch 3.0?
“Ciò che mi rende più orgoglioso in questo progetto sono le “variabili”: è interessante comprendere che per imparare è necessario mettere insieme l’informatica, la sintassi e la logica. Se sbagli a mettere un blocco… il giochino non funziona e il flusso delle azioni si blocca. Così devi necessariamente tornare indietro per trovare il bug. Soprattutto al giorno d’oggi, questo approccio a mio avviso è estremamente importante perché ti permette di affinare una capacità fondamentale per tutti i lavori, anche se sempre meno applicata. Mi riferisco alla capacitò di ritornare sui propri passi per rintracciare gli errori e, soprattutto di risolverli. Un processo continuo, che punta a migliorarsi partendo dai propri errori”.
Quasi un saggio consiglio per la vita 😊 Quale altro consiglio vuoi dare agli utenti di MyEdu?
“Direi di seguire il corso dall’inizio alla fine. In ogni lezione non solo apprendi qualche cosa, ma impari anche a metterla in pratica. E ogni lezione si interseca con le successive, per cui è bene seguire il filo del discorso che abbiamo progettato”.
Che ruolo possono avere gli adulti in questo corso?
“Di certo i ragazzi con questo tipo di attività sono molto più avvantaggiati. I genitori in questo caso possono affiancare i propri figli e imparare da loro… non c’è assolutamente nulla di male in questo! Anzi…”
Che ruolo ha l’aspetto ludico in un corso di questo tipo?
“È assolutamente essenziale perché ne aumenta il coinvolgimento e l’interesse. In questo modo, i ragazzi si trovano ad affrontare materie anche complesse come la matematica e la linguistica, che magari studierebbero con poco entusiasmo. Applicare ad esempio elementi di fisica a un gioco fatto con Scratch, vuol dire parlare di quella materia e capirne i principi, senza però affrontarli in modo noioso. Questo approccio stimola e potrebbe influire in modo positivo anche sul rendimento scolastico”.
Perché è importante approcciarsi alla programmazione?
“Io credo che la programmazione a sé stante non sia molto interessante. Diventa stimolante invece se la si inserisce in un contesto costruttivo, nel quale si mettono insieme scrittura, informatica e matematica. Questo permetterà al ragazzo di seguire una logica che migliora da un lato la capacità di organizzare un’idea e dall’altro di applicarla ad un programma per farla diventare realtà”.