La felicità esiste e si può insegnare. Se non ci credete, chiedete ai danesi che, a detta del Rapporto mondiale sulla felicità dell’Onu, condividono il podio delle nazioni più felici con finlandesi e norvegesi ormai da anni. Il segreto della felicità danese? È racchiuso in una parola: hygge.
Non esiste una traduzione precisa per definire l’hygge. Significa infatti tante cose: intimità, tranquillità, comodità. accoglienza, sentimento di soddisfazione… e un po’ tutte queste cose assieme. Si tratta di uno stile di vita e di uno stato d’animo rilassato, della capacità di creare un’atmosfera serena, di passare il tempo in famiglia e con gli amici in maniera gradevole, di prendersi dei momenti di pausa nel corso della giornata per assaporare un buon tè o leggere un libro.
Detto così, sembra anche abbastanza semplice. Ma non basta indossare confortevoli maglioni di lana o creare un’atmosfera calda in tutta la casa accendendo candele per diventare hygge. Quello che più conta è che l’hygge è radicato in una serie di valori che i genitori danesi trasmettono ai figli al fine di aiutarli ad essere, bambini prima e adulti poi, più sereni ed equilibrati.
I valori “hygge”
A spiegare al mondo quali sono questi valori e come funziona l‘hygge è stata Jessica Alexander, giornalista e scrittrice americana, che insieme alla danese Iben Sandhal, psicoterapista e consulente per le famiglie, ha scritto un libro diventato un vero e proprio best seller grazie al passaparola: “Il metodo danese per crescere bambini felici ed essere genitori sereni“, edito in Italia da Newton Compton.
Quali sono, dunque, i valori che i genitori danesi trasmettono attraverso l’hygge ai propri figli? Sono, in poche parole, quelli che servono a vivere bene insieme agli altri: l’empatia, l’autenticità, l’intimità, il riconoscimento del valore dell’altro, il lavoro di squadra, l’autostima.
Il cuore dell’hygge e del metodo danese per crescere bambini felici, risiede infatti nella consapevolezza dell’importanza del tempo passato insieme, che deve essere il più possibile confortevole, accogliente e sereno. Il tempo passato insieme in questo modo si trasforma in una sorta di rifugio dai problemi e dalle frustrazioni quotidiane, un luogo in cui tutti possono sentirsi bene ed essere rilassati perché non giudicati. Per far sì che ciò accada al centro dell’attenzione deve essere posta la famiglia, il gruppo: nessuno è più importante e nessuno ha più valore di un altro, ma tutti sono in relazione tra loro.
Questo senso di connessione, il legame che si crea con gli altri è proprio ciò che, non solo dal punto di vista danese ma anche secondo riconosciuti studi scientifici, dà più senso alla vita e quindi porta a una maggiore felicità.
Cosa fare in pratica
La cosa interessante dell’hygge è che può tradursi in comportamenti e consigli anche molto pratici. Ecco quindi alcuni suggerimenti per vivere una sana vita hygge e crescere figli più sereni ed empatici. O almeno provarci.
- Sii te stesso, con i tuoi figli e con la tua famiglia, perché l’autenticità crea maggior consapevolezza di sé.
- Non drammatizzare. Quando si passa del tempo assieme cerca di focalizzarti sulle persone presenti, sulla conversazione, sullo star bene insieme piuttosto che sui problemi. Per quello ci sarà sempre tempo.
- Collabora con gli altri: ciascuno deve contribuire proporzionalmente alle proprie possibilità alla gestione delle faccende,, senza lasciare alla mamma o al papà tutte le incombenze.
- Crea all’interno della tua casa un luogo-rifugio: un angolo morbido e piacevole dove accoccolarti con i tuoi figli, leggere un libro o goderti in pace una tazza di tè.
- Passa del tempo assieme ai tuoi figli giocando o facendo attività costruttive. Perfetti i giochi di società, i giochi educativi, ma anche cucinare insieme una torta o dei biscotti.