Tecnologia a supporto della didattica speciale? No. Tecnologia a supporto della didattica tradizionale: questa è la convinzione dell’editore del progetto MyEdu, che da anni viene proposto a lavora a stretto contatto con scuole, insegnanti e genitori per facilitare l’apprendimento attraverso la leva del digitale.
Come rilevato dai recenti dati del MIUR, il numero di alunni con certificazione di Disturbi Specifici di Apprendimento è in significativo incremento, avendo superato il 2% della popolazione scolastica italiana. È in questo contesto di ‘bisogni specifici’ che ormai molti anni fa è stato previsto l’inserimento di specifici strumenti compensativi – supporti e software tecnologici – che possano funzionare da mediatori didattici per gli studenti con esigenze speciali.
Siamo però giunti al punto di svolta: se l’uso della tecnologia come supporto all’apprendimento degli studenti con DSA è già un obbligo didattico, con il Piano Nazionale Scuola Digitale – per il quale lo scorso luglio il MIUR ha annunciato ulteriori investimenti per oltre 150 milioni di euro – la risorsa ‘compensativa’ si trasforma ora in opportunità per tutti. Perché c’è un dato di fatto insindacabile: la didattica per i DSA funziona per tutti, anche per gli studenti non DSA, trasformandosi quindi da minoranza in insieme ‘contenitore’.
Nata con l’obiettivo di supportare insegnanti e genitori nei processi di apprendimento dei ragazzi, MyEdu offre alla scuola un ambiente didattico digitale costruito per rispondere alle esigenze di insegnanti e studenti: MyEdu – lezioni, esercizi, giochi e verifiche organizzati in percorsi digitali che seguono il piano formativo delle classi primarie e secondarie di primo grado.
In quanto piattaforma didattica digitale costruita sui principi di interattività e inclusività, MyEdu già sfrutta intrinsecamente i vantaggi della tecnologia come facilitatore dell’apprendimento, attraverso elementi quali: la possibilità di utilizzare il carattere OpenDislexyc, la modularità dei contenuti multimediali, la tracciabilità dei risultati, le verifiche adattive, la multisensorialità e la multicanalità.
Dopo il nuovo protocollo d’intesa con il MIUR per la promozione dell’innovazione tecnologica nella didattica siglato a Roma lo scorso luglio, MyEdu non è mancata ai principali appuntamenti del mondo della scuola – da Didacta a Exposcuola -, occasioni in cui ha potuto fare il punto sui risultati dell’attività nelle scuole. Solo nell’ultimo anno scolastico, il progetto MyEdu School ha coinvolto quasi 50 istituti comprensivi, che corrispondono a un totale di circa 30.000 ragazzi dai 6 ai 13 anni e 4.000 insegnanti. Le scuole sono state dotate di una classe virtuale composta da tablet per permettere a docenti e studenti di fare lezione in modo innovativo e dell’accesso ai contenuti dell’ambiente didattico digitale MyEdu School, oltre a un pannello di controllo che permette al docente di monitorare l’andamento di ogni studente e i suoi risultati. Come servizio integrativo, il progetto ha previsto inoltre l’assistenza ai docenti da parte di tutor specializzate nell’utilizzo della tecnologia per la didattica.
Oggi, forte di questi risultati, MyEdu mira ad andare oltre, studiando soluzioni sempre più specifiche e rispondenti alle esigenze degli studenti che presentano problematiche nell’apprendimento o comportamentali. In quest’ottica si inserisce la partecipazione dell’Editore al convegno patrocinato da Erickson e Università Europea di Roma che si configura come un momento di confronto con i principali interlocutori in materia – insegnanti e genitori di ragazzi con bisogni specifici nella didattica.
L’Editore sta oggi lavorando a una nuova soluzione integrata per la scuola del futuro – MyEdu plus (https://myeduplus.it/)- che promette di diventare il vero alleato dell’insegnante che fa scuola in modo innovativo: piattaforma tecnologica, contenuti multimediali, classe virtuale e il network che collega le scuole permettendo la condivisione di corsi, esperienze e materiali – tutto unito per la prima volta in un’unica soluzione.
Se i contenuti didattici digitali di MyEdu School sono già studiati per favorire l’apprendimento di tutti i bambini, con MyEdu plus MyEdu punta a offrire soluzioni ancora più mirate. “Alfabeto” è solo il primo di una serie di contenuti progettati a questo scopo: un nuovo strumento digitale che consente al bambino di imparare un’abilità manuale copiando un modello digitale animato ripetibile a piacere, a diversi livelli di difficoltà.
“Il nostro obiettivo a lungo termine è mettere a punto uno strumento che ci consenta di seguire giorno dopo giorno il percorso cognitivo dello studente, realizzando un vero calendario guidato della conoscenza”, afferma Massimo Fumagalli, MyEdu. “Per noi è estremamente importante partecipare attivamente a questa delicata fase storica di transizione verso un nuovo modo di fare scuola. Oggi il terreno è davvero pronto per sfruttare la leva della tecnologia, e come MyEdu siamo pronti a contribuire a questa svolta”, conclude Massimo Fumagalli.