La didattica digitale integrata è stata una spontanea evoluzione e un perfezionamento della didattica a distanza adottata durante i mesi del lockdown. Superata la fase emergenziale legata alla pandemia di Covid-19, il nuovo modello educativo ha portato a innovazioni che sono destinate a rimanere e che già oggi hanno trasformato il mondo della scuola e il modo di insegnare.
Che cos’è la didattica digitale integrata
Quando parliamo di didattica digitale integrata intendiamo un tipo di didattica che prevede l’alternarsi tra attività in presenza in aula e momenti online e da remoto, ovvero l’integrazione dell’ambiente di apprendimento fisico con quello digitale. I due momenti sono complementari e possono svolgersi anche in contemporanea: una parte della classe è in aula, mentre l’altra parte segue la lezione da remoto, attraverso piattaforme digitali. Le attività inoltre possono essere sincrone o asincrone:
- le attività sincrone si svolgono in tempo reale e impegnato tutta la classe, sia chi è fisicamente a scuola sia chi segue la lezione da casa;
- le attività asincrone, invece, non richiedono l’interazione in tempo reale tra studenti e insegnanti e in genere si svolgono utilizzando materiali multimediali e interattivi indicati dai docenti.
La didattica digitale integrata è un tipo di didattica con cui gli studenti italiani hanno familiarizzato nei difficili mesi della pandemia di Covid-19, quando si passò dalla didattica a distanza, adottata all’inizio, alla didattica digitale integrata.
Evoluzione: dalla “didattica a distanza” alla didattica integrata
All’inizio era la didattica a distanza (anche indicata con la sigla DAD). Tutti ricordiamo le difficili settimane della primavera del 2020, quando in piena emergenza scattò il lockdown e, per non fermare il programma scolastico, si dovette passare alla didattica a distanza. Una didattica che, per esigenze dovute al contenimento della pandemia, passava esclusivamente attraverso piattaforme digitali. Nell’estate del 2020, poi, si iniziò a parlare di didattica digitale integrata (sigla DDI). La didattica a distanza aveva infatti portato il mondo della scuola a riflettere sul rapporto tra istruzione e strumenti tecnologici. La DDI conserva tutti i vantaggi della didattica digitale, ma prevede anche dei momenti con attività svolte in presenza. È una nuova idea di scuola, che potenzia la didattica tradizionale e proietta il mondo dell’istruzione verso il futuro.
Vantaggi della didattica digitale integrata
Come abbiamo detto, la didattica digitale integrata va oltre la didattica a distanza, coniugando i vantaggi del digitale con attività in presenza, che possono svolgersi in aula o in altri spazi della scuola, a seconda delle esigenze.
Flessibilità per studenti e insegnanti
Un primo a vantaggio è il fatto che la didattica digitale integrata è flessibile. Consente infatti di utilizzare una quantità molto varia di risorse, adattando quindi il percorso didattico alle esigenze degli studenti. La didattica digitale integrata, infatti, ricorre a metodologie innovative, che vengono incontro ai tempi e alle diverse modalità di apprendimento di ciascuno.
Accessibilità per tutti, ovunque e in ogni momento
La didattica digitale integrata porta con sé tutti i vantaggi della didattica digitale. È quindi una didattica che fa dell’accessibilità un suo punto di forza, ricorrendo a materiali multimediali diversi, che possono adattarsi alle esigenze di tutti. Inoltre, la didattica digitale, come la didattica a distanza, essendo anche asincrona ha il vantaggio di essere accessibile ovunque e in qualsiasi momento.
Personalizzazione dei percorsi di apprendimento
Un altro vantaggio della didattica digitale integrata è la personalizzazione dei percorsi di apprendimento. Metodi e materiali sono selezionati dagli insegnanti per venire incontro agli stili di apprendimento di ciascuno. Non solo: la DDI permette anche di costruire percorsi interdisciplinari, per una ulteriore personalizzazione della didattica che consente di esplorare e approfondire i collegamenti tra le diverse materie.
Sfide attuali della didattica digitale integrata
La didattica digitale integrata è la nuova frontiera della didattica a scuola, ma pone anche delle sfide che l’istruzione deve affrontare. Nella progettazione bisogna saper bilanciare tra le attività che prevedono strumenti digitali multimediali e quelle invece da svolgere in presenza.
Coinvolgimento degli studenti e interazione sociale
Rispetto alla didattica a distanza, la didattica digitale integrata è più attenta all’interazione sociale. Le linee guida del Ministero dell’Istruzione riconoscono che «agevola il ricorso a metodologie didattiche più centrate sul protagonismo degli alunni, consente la costruzione di percorsi interdisciplinari nonché di capovolgere la struttura della lezione». La didattica digitale integrata ricorre a metodi didattici come la didattica breve, l’apprendimento cooperativo, la flipped classroom, il debate. Inoltre, il ricorso a materiali multimediali contribuisce a rendere la lezione più coinvolgente. L’efficacia della DDI discende, d’altra parte, dalla capacità di progettare un percorso educativo che prenda in considerazione le esigenze di tutti, ritagliato quindi sugli studenti a cui si rivolge.
Formazione degli insegnanti all’uso delle piattaforme digitali
L’avvento della didattica digitale richiede che gli insegnanti sappiano come utilizzare le piattaforme digitali. Per questo è stato necessario – e lo è tuttora – investire tempo e risorse sulla formazione degli insegnanti, che sono i principali attori delle nuove metodologie didattiche. Ai docenti è infatti chiesto di mettere in atto i programmi che consentono agli studenti di sviluppare capacità di rielaborare i contenuti e acquisire competenze trasversali.
Innovazione tecnologiche della didattica digitale integrata
Il XXI secolo sta conoscendo un rapidissimo sviluppo tecnologico, e le innovazioni stanno già interessando anche il mondo della didattica. Che cosa ci aspetta allora per il futuro?
H3 Realtà virtuale e realtà aumentata per esperienze immersive
La lezione può diventare più coinvolgente se si adottano innovazioni come la realtà virtuale e la realtà aumentata. Con realtà virtuale si intende una realtà simulata in tre dimensioni, che lo spettatore può esplorare a 360 gradi. La realtà aumentata, invece, è una tecnologia che aggiunge informazioni o elementi alla realtà che già vediamo: per esempio, inquadrando un oggetto con uno smartphone possiamo avere una serie di informazioni su quell’oggetto, oppure possiamo far comparire un modello 3D. È un settore in forte espansione, che promette di evolversi ulteriormente nel futuro prossimo, e che, applicato alla didattica, rende la lezione più coinvolgente perché consente esperienze immersive.
Piattaforme di apprendimento avanzate e nuove funzionalità
Un tassello fondamentale nella didattica digitale sono senza dubbio le piattaforme di apprendimento avanzate che, come MyEdu, offrono una grande varietà di materiali e contenuti didattici, per rendere l’apprendimento più flessibile ed efficace. Nel futuro prossimo le piattaforme di apprendimento avanzato integreranno gli spunti che provengono dall’innovazione tecnologica: già oggi la realtà virtuale, la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale sono sfruttate come potenti strumenti didattici.
Gamification come strumento di coinvolgimento
Un altro formidabile strumento per coinvolgere gli studenti è la gamification. È un metodo didattico che negli ultimi anni sta conoscendo grande diffusione per la sua comprovata efficacia. Consiste nel programmare la didattica secondo le regole del game design, le stesse utilizzate dagli sviluppatori di videogiochi. Prove da superare, premi da vincere e altre caratteristiche tipiche dei giochi stimolano gli studenti a proseguire nell’apprendimento e ad approfondire le proprie competenze e conoscenze. In più, la gamification consente di adattare le sfide (e quindi gli obiettivi e il ritmo dell’apprendimento) alle esigenze di ciascun giocatore/studente.
Prospettive future della didattica digitale integrata
Tutto porta a pensare che siamo all’inizio di una evoluzione che modificherà la didattica a scuola e non solo. I prossimi anni saranno caratterizzati da trasformazioni, che potranno essere anche rapide e dirompenti, e la didattica digitale integrata avrà un ruolo decisivo nella programmazione scolastica.
Evoluzione delle piattaforme e dei modelli educativi
Ormai il mondo della scuola ha piena consapevolezza dei vantaggi della didattica digitale, e le piattaforme avranno sempre più spazio, sia nella vita in aula sia a casa, per studiare in autonomia, approfondire le proprie conoscenze e sperimentare collegamenti interdisciplinari. Anche i modelli educativi cambieranno, venendo incontro ai nuovi modelli educativi e di trasmissione della cultura, così da restare al passo con un mondo che cambia rapidamente. Questo però, come vedremo, non significa che la didattica tradizionale sarà abbandonata.
Ibrido tra didattica tradizionale e digitale integrata
Il futuro andrà sempre più nella direzione di una integrazione tra didattica tradizionale e didattica digitale. I modelli didattici consolidati, infatti, non verranno abbandonati, ma verranno affiancati da nuovi strumenti educativi, più flessibili e coinvolgenti, che vengono incontro a modelli a cui sono abituate le nuove generazioni. Lo sviluppo della tecnologia, inoltre, aprirà nuove potenzialità e nuovi campi finora inesplorati.
Conclusione
È ormai chiaro che la didattica digitale integrata è una porta verso la scuola del futuro, una didattica all’avanguardia per tenere il passo con un mondo in cui lo sviluppo tecnologico conosce rapide trasformazioni. Ancora oggi, tuttavia, esistono dei limiti che però nel futuro prossimo si potranno superare.
Riflessioni sulle potenzialità e i limiti della didattica digitale integrata
La didattica digitale integrata caratterizzerà sempre più la scuola del futuro. I vantaggi sono visibili già oggi: maggiore flessibilità e accessibilità, migliore capacità di coinvolgere gli studenti, possibilità di seguire percorsi personalizzati e ricevere supporto supplementare. Nel mondo del futuro sarà sempre più necessario saper padroneggiare, con consapevolezza, i nuovi strumenti digitali e la scuola ha un ruolo decisivo sotto questo aspetto. Tuttavia, bisogna riconoscere che a oggi la DDI ha ancora dei limiti. Per esempio ci sono le disuguaglianze digitali: non tutti gli studenti hanno a disposizione strumenti come smartphone o tablet, e in alcuni casi può essere difficile anche accedere a internet. Problemi che, con adeguati interventi, si possono però affrontare con successo.
Il ruolo dell’innovazione tecnologica nel futuro dell’educazione
In un mondo in cui tutto è in evoluzione, anche l’educazione deve essere in grado di adattarsi per poter rispondere alle sfide del futuro. L’innovazione tecnologica ha già dimostrato di poter fornire stimoli e strumenti per una didattica più efficace. La scuola però deve essere in grado di rispondere adeguatamente alle nuove esigenze, anche dal punto di vista tecnico, garantendo l’accesso alla rete e ai nuovi device digitali. In aiuto degli insegnanti e della progettazione didattica ci sono piattaforme come MyEdu, strumenti centrali per la didattica digitale integrata, che offrono a studenti e docenti una vasta scelta di materiali multimediali e interattivi, che possono essere usati sia in classe sia a casa, per prepararsi alle verifiche ma anche per espandere le proprie competenze, in modo efficace e coinvolgente.