Il primo aprile è un giorno in cui burloni e buontemponi amano fare scherzi e ordire giocose beffe.
La storia di questa festa si ripete ormai da tempi remoti e ogni anno vengono registrati scherzi divertenti e fantasiosi che spesso hanno coinvolto anche persone famose e importanti oppure sono state riportati come notizie veritiere da giornali e televisioni.
Insomma non è difficile abboccare al cosiddetto ‘pesce d’aprile’. Ma da dove deriva questo nome?
Secondo l’ipotesi più accreditata, l’espressione deriva dall’introduzione del calendario Gregoriano, dovuta a papa Gregorio XIII nel 1582. Prima di quell’anno, i festeggiamenti per il Capodanno si protraevano in genere dal 25 marzo al 1 aprile. Con il nuovo calendario gregoriano, però, la festa fu anticipata al 1 gennaio. Divenne usanza quindi fare scherzi prendendo in giro coloro che erano rimasti ignari della modifica recapitando regali vuoti il primo giorno di aprile.
Questo spiega l’usanza di fare scherzi in questo particolare giorno, ma non chiarisce il motivo del ricorrere al simbolo del pesce per caratterizzare queste burle.
A questo proposito sembra probabile che si sia fatto riferimento alle pesche primaverili, spesso infruttuose. Nei primi giorni di aprile i pescatori gettando le loro reti in mare, le ritrovano quasi sempre vuote, suscitando, al loro ritorno in porto, derisione per quest’inutile vagabondare in mare. In questo periodo dell’anno, infatti, i pesci si spostano naturalmente sui fondali marini per deporre le uova, per cui gli inizi di aprile sembrano proprio essere il momento meno adatto per dedicarsi alla pesca.
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pesce-d’aprile.pdf
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