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Benessere Digitale: come gestire il tempo online dei ragazzi

Pubblicato il Agosto 4, 2025

Benessere Digitale: come gestire il tempo online dei ragazzi

Introduzione Tablet, smartphone e computer fanno parte della quotidianità dei ragazzi. Se da un lato offrono infinite possibilità di apprendimento e svago, dall’altro possono generare distrazione, stress e perdita di…

Introduzione

Tablet, smartphone e computer fanno parte della quotidianità dei ragazzi. Se da un lato offrono infinite possibilità di apprendimento e svago, dall’altro possono generare distrazione, stress e perdita di concentrazione. Gestire il tempo online è una sfida concreta per molte famiglie. In questo articolo vedremo come guidare i più giovani verso un uso equilibrato e costruttivo della tecnologia.

Ecco allora una guida pratica per i genitori che desiderano accompagnare i figli a un uso sano del digitale, con strategie concrete e con l’aiuto di strumenti educativi come MyEdu.

1. Il digitale nella vita quotidiana dei ragazzi

I dispositivi digitali sono ormai parte integrante della vita degli adolescenti: lo smartphone è spesso il primo strumento per accedere alla rete, utilizzato per chattare, studiare, guardare video, ascoltare musica e navigare online. Tuttavia, il confine tra intrattenimento, apprendimento e dipendenza è sottile.

Quando e come usare la tecnologia

La tecnologia accompagna i ragazzi durante tutta la giornata, dalla scuola alle attività extrascolastiche. Dopo la pandemia, la didattica digitale è diventata una componente stabile della scuola, con materiali condivisi online e in formato digitale. Ma lo stesso dispositivo usato per studiare è anche quello che permette di accedere ai social e ai videogiochi, rendendo difficile per i ragazzi distinguere tra contesto ludico e scolastico.

L’importanza di stabilire limiti chiari

Imparare a gestire il tempo online richiede regole semplici, condivise e coerenti. Un esempio efficace? Spegnere i dispositivi durante i pasti o alla sera, lasciandoli in un punto comune della casa. Un’altra strategia utile è il parental control, specie nei primi anni: strumenti come Family Link permettono di impostare limiti temporali e di monitorare l’utilizzo in modo sereno, senza invadenza.

I rischi di un uso eccessivo

L’uso eccessivo e non regolato dei dispositivi può causare disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione e isolamento sociale. La cosiddetta “luce blu” può alterare il ritmo sonno-veglia, mentre le notifiche continue frammentano l’attenzione. È importante cogliere i segnali: stanchezza, nervosismo, rifiuto delle attività sociali o scolastiche possono essere campanelli d’allarme.

2. Costruire una routine sana tra online e offline

Come distribuire il tempo tra studio, svago e attività fisica

Una routine bilanciata aiuta i ragazzi a distinguere i momenti digitali da quelli dedicati ad attività fisiche e relazionali. Lo studio online può essere efficace se alternato a pause frequenti, passeggiate, sport e tempo condiviso in famiglia. Anche il gioco ha un ruolo: purché non sia l’unica attività.

L’importanza delle pause e del sonno

Abituare i ragazzi a fare pause regolari (come la tecnica del pomodoro) migliora la concentrazione e il rendimento. Il sonno, poi, è fondamentale: evitare l’uso del telefono prima di dormire riduce l’eccitazione e facilita l’addormentamento. Spegnere le notifiche di notte è una regola d’oro.

Segnali da monitorare

Osservare i cambiamenti nel comportamento è essenziale: lamentele frequenti, rifiuto delle attività offline, calo nel rendimento scolastico o nell’interazione sociale possono indicare un uso poco sano della tecnologia.

3. Educazione all’autoregolazione digitale

Promuovere consapevolezza e responsabilità

Il benessere digitale si costruisce educando i ragazzi all’autonomia. Insegnare loro a monitorare il proprio tempo online (con app dedicate o semplicemente guardando il report settimanale dello smartphone) è il primo passo verso un uso consapevole. Devono imparare a riflettere sull’impatto che il digitale ha sulla loro vita quotidiana.

Creare spazi digitali protetti

È importante offrire ambienti online sicuri, dove i contenuti siano verificati e adeguati. Fino ai 12 anni, i ragazzi non hanno ancora le competenze per valutare da soli l’affidabilità di ciò che trovano online. Creare una “stanza digitale” di fiducia è un compito condiviso tra famiglia e scuola.

MyEdu: un esempio di piattaforma educativa strutturata e sicura

In questo senso, MyEdu è un alleato prezioso: una piattaforma progettata per l’apprendimento, ricca di contenuti selezionati, senza distrazioni né pubblicità. Offre un ambiente digitale protetto dove i ragazzi possono imparare, esplorare e sviluppare le proprie competenze in sicurezza.

4. MyEdu e il digitale che insegna a studiare

Contenuti interattivi, lezioni guidate, giochi didattici

MyEdu propone strumenti pensati per stimolare attenzione e partecipazione: video-lezioni, esercizi interattivi, giochi didattici, mappe concettuali e materiali divisi per ordine scolastico. L’apprendimento così diventa attivo e coinvolgente.

Percorsi pensati per stimolare attenzione e autonomia

Ogni percorso didattico è strutturato per favorire l’autonomia, guidando i ragazzi passo dopo passo nella comprensione dei contenuti. L’interattività favorisce l’apprendimento visivo e logico, in modo personalizzato.

Un ambiente digitale formativo

A differenza di molti spazi digitali non controllati, MyEdu è un ambiente pensato esclusivamente per la crescita educativa. Un valido supporto anche per i docenti, che possono contare su contenuti validati e aggiornati.

5. Il ruolo attivo dei genitori

Essere presenti senza essere invasivi

Il ruolo educativo del genitore è quello di accompagnare, non di controllare ossessivamente. Partecipare alla vita digitale dei figli significa creare occasioni di dialogo, essere curiosi, porre domande e ascoltare senza giudicare.

Valutare insieme i tempi online

Monitorare insieme ai ragazzi il tempo trascorso online e parlarne apertamente è più efficace che imporre divieti rigidi. Anche ammettere le proprie difficoltà come adulti (quante volte “scrolliamo” anche noi il telefono prima di dormire?) è utile per creare empatia.

Usare strumenti digitali come occasione di dialogo

Anche il digitale può diventare uno spazio di relazione: guardare insieme un film, ascoltare una playlist, confrontarsi su una ricerca online o partecipare a una sfida educativa su MyEdu sono occasioni per rafforzare il legame familiare.

6. Conclusione: l’equilibrio come chiave del benessere digitale

La tecnologia non va temuta, ma gestita con consapevolezza. Imparare a integrarla nella vita quotidiana dei ragazzi in modo armonico è una sfida possibile, se affrontata insieme.

Con strumenti educativi validi come MyEdu e il sostegno di scuola e famiglia, anche lo studio online può diventare un’esperienza sana, formativa e motivante. Il digitale, se ben guidato, non è un nemico, ma un alleato prezioso per la crescita dei nostri figli.

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