MyEdu lancia un nuovo corso digitale per prevenire il fenomeno e motivare lo studente.
Come studiare? Esiste un metodo valido per tutti? E come trasformare il tempo dedicato agli strumenti digitali in un valore positivo? Già a partire dalle scuole elementari e le medie, i ragazzi si confrontano con difficoltà insormontabili che possono ipotecare la loro carriera scolastica e lavorativa; perché troppo spesso “nessuno ci dice come studiare”. Partendo da questi presupposti MyEdu presenta il nuovo corso digitale sul “Metodo di Studio” al Festival della Comunicazione di Camogli (GE) in programma dall’8 all’11 settembre in un incontro insieme a Stefania Auci, Elisabetta Abamo moderate da Silvia di Pietro.
MyEdu A Camogli per parlare di Scuola Aperta con Elisabetta Abamo e Stefania Auci
CAMOGLI (GE) 5 settembre 2022 – Non avere voglia di studiare perché non si sa come studiare. Potrebbe sembrare un gioco di parole, ma purtroppo è uno dei principali ostacoli alla motivazione dello studente. Se ne parlerà sabato 10 settembre al Festival della Comunicazione di Camogli (GE) alla tavola rotonda dal titolo “Scuola aperta: come dovrebbe essere una scuola inclusiva” alla quale parteciperanno Elisabetta Abamo, la scrittrice Stefania Auci, l’editor Silvia di Pietro, esperta del mondo “education” in rappresentanza del Festival della Comunicazione e l’autrice del corso MyEdu, Chiara Zumbo.
La lotta contro l’abbandono e la dispersione scolastica parte dal metodo di studio. La perdita di interesse allo studio interessa trasversalmente tutte le fasce d’età e le provenienze sociali e vede l’Italia fanalino di coda in Europa rispetto al fenomeno dell’abbandono scolastico.
Alla vigilia della partenza del nuovo anno scolastico, MyEdu, tra le principali piattaforme di formazione digitale fondata nel 2013 a Milano, presenta il nuovo corso multimediale per la scuola primaria e secondaria rivolto alla fascia d’età dai 9 ai 16 anni.
Sette video lezioni corredate da testi e schede che indirizzano lo studente verso l’individuazione e l’apprendimento di un metodo di studio per eliminare tutto ciò che implica tanto sforzo con scarso risultato. Tra i temi: migliorare la concentrazione, ripassare senza sforzo e i consigli per memorizzare ed esporre dei concetti. Il corso rappresenta uno strumento anche per chi ha disturbi specifici dell’ apprendimento e un compendio per i genitori per dare i consigli giusti ai propri figli durante il loro percorso scolastico.
“Il nostro ruolo nella fornitura di contenuti digitali per gli studenti e per gli insegnanti ci consente di avere un punto di vista privilegiato sui trend dell’apprendimento, permettendoci di contribuire positivamente rispetto alle difficoltà del percorso di studi – commenta Laura Fumagalli, Presidente di MyEdu – Creare un vero e proprio metodo adattabile ad ogni bambino e ragazzo, qualsiasi sia il punto di partenza o difficoltà trovata precedentemente nello studio rappresenta un investimento sul futuro. Ognuno di noi, infatti, è diverso nelle capacità di apprendimento. Non esiste un metodo valido per tutti, ma esistono delle basi che, una volta acquisite, gettano le fondamenta per iniziare a studiare in maniera efficace”.
La dispersione scolastica in Italia: ipoteca sul futuro delle nuove generazioni
Come rilevato dall’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza nel suo ultimo report sulla dispersione scolastica, quando gli studenti decidono di allontanarsi dal sistema scolastico e formativo di fatto si allontanano da un luogo “di protezione”, ma soprattutto vanno incontro a una mancanza, cioè alla mancanza di opportunità.
L’abbandono scolastico è quindi da considerarsi un fenomeno molto preoccupante, perché riguarda la fascia di età giovanile: se i giovani lasciano prematuramente la scuola significa che corrono maggiori rischi di disoccupazione, povertà ed esclusione sociale.
L’Italia, nonostante notevoli progressi sul fronte degli abbandoni scolastici detiene purtroppo un tasso di dispersione tra i più alti dell’Ue piazzandosi al quartultimo posto per numero di abbandoni precoci, con il 13,1%, ben al di sopra del valore medio dell’Unione (9,9%). Tale quota corrisponde a circa 543.000 giovani ogni anno.
“Ci siamo chiesti perché i ragazzi abbandonino la scuola – spiega Chiara Zumbo, autrice del corso MyEdu – I motivi sono i più svariati, ma tra questi, predomina il fatto che non è stato loro insegnato come studiare. A nessuno piace fare una cosa che non sa fare e ciò porta a mancanza di motivazione. Il primo bisogno dell’essere umano, infatti, è quello di sentirsi capace di fare qualcosa. Il metodo di studio, in questo senso, è particolarmente importante. Ripassare nella maniera più leggera possibile è fondamentale e la nostra piattaforma digitale rende più leggero tutto ciò che è obbligo, attraverso gli strumenti e il linguaggio che oggi i ragazzi utilizzano quotidianamente, a partire dai device come il cellulare, il tablet e l’accesso ai contenuti digitali. Attraverso le lezioni di questo corso lo studente si renderà conto come sfruttare al meglio il grande potenziale della sua mente, correggendo quindi gli errori organizzativi fatti fino a quel momento e arrivando a personalizzare il proprio metodo di studio”.
Le protagoniste dell’incontro di Camogli:
Stefania Auci
È nata a Trapani, ma vive da tempo a Palermo, dove lavora come insegnante di sostegno. Con I Leoni di Sicilia, che ha avuto uno straordinario successo – più di cento settimane in classifica, in corso di traduzione in 32 paesi –, Stefania Auci ha narrato le vicende dei Florio fino alla metà dell’Ottocento, conquistando i lettori per la passione con cui ha saputo rivelare la contraddittoria, trascinante vitalità di questa famiglia. Una passione che attraversa anche L’inverno dei Leoni, seconda e conclusiva parte della saga, e che ci spalanca le porte del mito dei Florio, facendoci rivivere un’epoca, un mondo e un destino senza pari.
Chiara Zumbo, biografia dell’autrice
Nata a Reggio Calabria nel 1990. Fin dall’inizio della sua carriera lavorativa è stata attratta da ogni tipo di mansione che prevedesse il contatto diretto e la comunicazione con le persone. Negli ultimi quattro anni ha trovato il settore che più l’appassiona e per il quale si è specializzata: il mondo dell’apprendimento. Dopo essersi formata e aver collaborato con aziende leader nel settore dell’apprendimento, Chiara Zumbo è parte del team MyEdu.
Elisabetta Abamo
Nata a Genova è residente a Camogli, dove dal 2018 ricopre il ruolo di Assessore alla Pubblica Istruzione, alle Pari Opportunità ed alle Politiche Giovanili. Laureata in Pedagogia nel 1987, dal 1987 al 1996 maestra di Asilo Nido presso il Comune di Genova, poi per 16 anni insegnante di Scuola Primaria, dal 2012 Dirigente Scolastico a Rapallo/Zoagli, vive da sempre sul campo la sfida dell’Integrazione degli alunni stranieri e dell’Inclusione degli alunni con disabilità nella Scuola Italiana.
Silvia di Pietro
È nata nel 1974 in Puglia, dove ha iniziato la sua formazione in ambito umanistico; nel 2000 si è traferita a Milano per specializzarsi in comunicazione digitale ed editoria multimediale con un master del Politecnico. Successivamente ha iniziato la sua carriera in ambito editoriale, dedicandosi alla realizzazione di prodotti multimediali didattici e partecipando alla realizzazione del progetto Encyclomedia sotto la guida di Umberto Eco.