La fine del 2017 e l’inizio del nuovo anno sono ormai alle porte e si avvicinano anche i festeggiamenti legati al Capodanno. Come ogni anno, ci sarà chi indosserà qualcosa di rosso, chi preparerà lenticchie e cotechino.
Ma quali sono le tradizioni più diffuse per la notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio?
Vediamone alcune.
Fuochi d’artificio e cose rotte
Si sa, senza fuochi d’artificio non è Capodanno, ma bisogna fare attenzione perché se maneggiati in maniera scorretta possono essere molto molto pericolosi. In passato servivano a fare rumore e scacciare gli spiriti cattivi. Anche accendere un falò la notte del 31 dicembre, come ancora si fa in alcune zone d’Italia, ha la stessa funzione: il fuoco infatti è benefico e difende dagli attacchi degli animali selvatici e dalle visite inopportune.
Nel sud Italia un’altra tradizione molto seguita è quella di buttare oggetti vecchi e rotti dalla finestra. Simboleggia l’abbandono degli aspetti negativi dell’anno passato, così da cominciare l’anno nuovo con uno spirito più leggero.
Chi vuole attirare a sé prosperità e fortuna si vestirà di rosso. Non è necessario coprirsi completamente con questo colore: è sufficiente indossare almeno un indumento rosso. Se poi si indossa anche qualcosa di nuovo ancora meglio. Indossare un elemento nuovo simboleggia infatti lo spirito di attesa con cui si guarda all’anno che sta per arrivare, che sarà nuovo pure lui (e migliore, si spera sempre)!
Un’altra tradizione, che deriva dal nord Europa, è quella di appendere un ramoscello di vischio alla porta di casa. Il vischio è una pianta sacra per molte culture, considerata magica perché germoglia in pieno inverno. Serve per tenere fuori dalle dimore gli spiriti maligni e baciarsi sotto il vischio a Capodanno assicura un anno felice agli innamorati.
E poi naturalmente a Capodanno si festeggia insieme alla famiglia e agli amici, aspettando la mezzanotte giocando a tombola e mangiando cose buone e speciali. Ma cosa va messo in tavola?
I cibi delle feste
Intanto le lenticchie, non solo perché sane e ricche di proteine. Forse perché piatte e quindi simili a una moneta, questi legumi simboleggiano il denaro e vengono anche considerati di buon auspicio. Più se ne mangiano più il nuovo anno sarà economicamente positivo. E assieme alle lenticchie non può certo mancare il cotechino: una vera leccornia!
Anche la melagrana è considerata un porta fortuna. Questo frutto, forse per il suo allegro colore rosso, è da sempre un simbolo di fecondità e mangiare i suoi chicchi porterà fortuna e abbondanza nel nuovo anno.
A mezzanotte poi è buona cosa mangiare un chicco d’uva per ogni rintocco dell’orologio: il numero 12 simboleggia il numero dei mesi dell’anno che sta per iniziare e il grado di dolcezza dell’acino d’uva è anteprima delle dolcezze che quel mese riserverà.
Ma poi, ciascuno preparerà il suo cenone e metterà in tavola quello che più gli piace: tortellini, pasta al forno, capitone, pandoro, panettone, panforte, struffoli… Ognuno ha la propria tradizione e la cosa importante è stare insieme alle persone a cui si vuole bene.
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Noi intanto ti auguriamo un Felice Anno Nuovo con questa bellissima poesia di Gianni Rodari.
Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.