Poche cose si accompagnano così bene come la festa di Halloween e il racconto dell’orrore, o horror. Molti dei costumi che si indossano durante questa festa, dal mantello nero e rosso del vampiro al vello peloso del lupo mannaro, derivano infatti da famosi romanzi o racconti di paura.
In origine fu il gotico
Il genere horror deriva dal romanzo gotico, un genere letterario nato in Inghilterra verso la metà del Settecento. Fu così definito perché trattava spesso vicende ambientate in un tenebroso Medioevo e “gotico” è infatti il nome dato allo stile artistico fiorito tra il XII e il XV secolo.
Questo genere narrativo è detto anche romanzo nero: lo caratterizza la volontà di reagire al predominio della ragione, sostenuto dall’Illuminismo, ponendo l’attenzione sugli elementi fantastici, magici e paurosi.
Gli ingredienti principali del romanzo gotico sono in genere castelli, conventi misteriosi, labirinti, delitti e fantasmi. Questi elementi si ritrovano tutti in uno dei primi romanzi gotici, Il castello d’Otranto (1764) di Horace Walpole, primo capolavoro del nuovo genere. Vi si narra la storia di Manfredo, signore di un castello, e di uno spettro, quello di Alfonso, legittimo proprietario del maniero ucciso da un avo di Alfredo.
Un classico dell’Ottocento
Nel corso del XIX secolo gli elementi tipici del romanzo gotico si mescolano con quelli di un nuovo genere: il romanzo del terrore. Una delle opere più rappresentative della letteratura del terrore è certamente Frankenstein, nato quasi per gioco dalla penna di Mary Shelley, moglie del poeta Percy Bysshe Shelley.
Nell’estate del 1818 la giovane si trovava in villeggiatura a Ginevra, dove aveva come suo ospite il poeta George Byron. Fu proprio questi a proporre che ciascuno dei presenti scrivesse un racconto del terrore. Il romanzo di Mary Shelley racconta la storia di Frankenstein, un giovane scienziato che, unendo le membra di diversi cadaveri e ricorrendo a un particolare procedimento di sua ideazione, riesce a dare la vita a un essere dall’aspetto mostruoso, ma dall’animo buono e generoso. Ben presto, però, la scoperta dell’orrore che suscita nel prossimo rende la creatura feroce e desiderosa di vendetta e la spinge a compiere numerosi delitti, prima di porre fine alla propria esistenza.
Frankenstein ha avuto grande fortuna fino ai giorni nostri e ne sono state tratte numerose versioni cinematografiche; ciò è dovuto soprattutto ai temi trattati: il contrasto fra il bene e il male, il mistero dell’origine della vita, il difficile rapporto con la scienza, che rischia di sfuggire al controllo dei suoi stessi creatori.
Consigli di lettura
Un altro grande classico del genere è Dracula (1897), dello scrittore irlandese Bram Stoker. Indimenticabile è anche il racconto Il pozzo e il pendolo (1842), dell’americano Edgar Allan Poe. Più vicino a noi nel tempo, è lo scrittore americano Stephen King, autore di numerosi romanzi e racconti, come It, che hanno avuto un incredibile successo e sono stati trasposti in film e serie televisive.
Consigli di… scrittura
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