La prima scuola venne fondata verso il 2000 a.C. nell’Antico Egitto, allo scopo di formare giovani esperti ad amministrare lo Stato. Era una scuola rigida e spesso venivano inflitte punizioni corporali. Le lezioni si svolgevano di solito all’aperto, dove gli alunni si accovacciavano su stuoie, e lavoravano muniti di pennelli o cannucce e di cocci di terracotta sui quali scrivere. Importante era anche la preparazione fisica, curata mediante esercizi ginnici.
La scuola nell’antica Roma
A Roma, le prime scuole pubbliche di grammatica furono aperte verso la metà del II secolo a.C. Nella scuola del grammaticus si imparavano la lingua e la letteratura greca e latina, studiandole soprattutto su testi poetici, e nozioni fondamentali di storia, geografia, fisica e astronomia.
Non c’erano edifici scolastici ma si faceva lezione in una stanza o all’aperto. L’arredamento della scuola era semplice; di solito il maestro stava seduto su una seggiola chiamata cathedra (se aveva la spalliera) o sella (senza spalliera). I ragazzi, invece, sedevano su panche o sgabelli oppure per terra e tenevano le tavolette cerate (i quaderni di allora) sulle ginocchia. L’anno scolastico cominciava nel mese di marzo, e solitamente i ragazzi si riposavano durante l’estate. L’orario giornaliero era composto di sei ore. A mezzogiorno gli scolari tornavano a casa per il pranzo e riprendevano le lezioni nel pomeriggio.
I fogli di papiro venivano uniti tra loro e arrotolati intorno a un bastoncino per formare un volumen che si leggeva srotolandolo. Per scrivere ci si serviva di cannucce o di penne d’oca e si usavano inchiostri di diversi colori; il più comune era quello nero.
Per documenti di minore importanza si usavano tavolette di legno su cui veniva spalmato uno strato di cera di colore scuro. Invece delle penne, in questo caso veniva utilizzato un bastoncino con un’estremità a punta e un’altra a spatola.
Cosa significa la parola “scuola”?
Il termine scuola deriva dalla parola latina schola, derivata a sua volta da un termine greco che significava inizialmente “tempo libero”. La parola si è poi trasformata nel corso dei secoli, passando a descrivere il “luogo in cui veniva speso il tempo libero” e infine il luogo d’istruzione per eccellenza: la scuola.
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