Il 23 ottobre 1920 nasceva ad Omegna, sul lago d’Orta, uno dei più noti scrittori dell’infanzia: Gianni Rodari. Da Favole al telefono al Libro degli errori, generazioni di ragazzi e ragazze sono cresciuti con i suoi racconti e le sue poesie, che fanno divertire ma anche pensare.
Scrittore prolifico, pedagogista, giornalista, partigiano. Giovanni Rodari, detto Gianni, è uno degli scrittori italiani per l’infanzia più amati in Italia e nel mondo. A 100 anni dalla sua nascita i suoi libri sono ancora vivi ed attuali, e non hanno perso nulla della loro intelligenza ed arguzia.
La vita
Gianni Rodari nacque ad Omegna, un piccolo paese sul lago d’Orta, da Giuseppe Rodari, fornaio, e Maddalena Aricocchi. Perde il padre malato di broncopolmonite a soli nove anni e si trasferisce con la madre e il fratello Cesare a Gavirate, in provincia di Varese, paese natale della madre. A parte una piccola parentesi in seminario, Gianni continuò gli studi a Gavirate, dove si diplomò alle magistrali nel 1937. Precettore e quindi maestro, insegnò a Brusimpiano, Ranco, Cardana di Besozzo e, dopo aver vinto il concorso, a Uboldo.
Esonerato dal servizio militare a causa della sua salute cagionevole, venne comunque chiamato alle armi durante la seconda guerra mondiale, ma, forse anche in seguito all’internamento del fratello in un campo di concentramento nazista, scelse di aderire alla Resistenza lombarda ed entrare in clandestinità. Durante questi anni si iscrisse al Partito Comunista Italiano e iniziò la sua carriera di giornalista.
Alla fine della guerra iniziò quindi a collaborare con “L’Unità” di Milano, per la quale curava una rubrica dedicata ai bambini: “La domenica dei piccoli”. Nel 1950 si trasferì a Roma dove diresse fino alla sua chiusura il giornale per ragazzi “Il Pioniere”. In seguitò tornò di nuovo a scrivere per “L’Unità”, quindi, dal 1958, iniziò a collaborare come inviato speciale con “Paese Sera”, e come autore di programmi televisivi per la Rai e la BBC.
Nel frattempo, nel 1953 si era sposato con la modenese Maria Teresa Ferretti e nel 1957 nacque la figlia Paola. Gli anni Sessanta e Ottanta videro Rodari impegnato in numerose conferenze e incontri nelle scuole con insegnanti, bibliotecari, genitori e alunni. E proprio riordinando dagli appunti scritti per questi incontri vide la luce, nel 1973, la Grammatica della fantasia, il suo unico un saggio, dedicato alla “fantastica” e al “costruire storie” considerato fin da subito fondamentale da insegnanti ed educatori.
Il testo è infatti un atto di fiducia nella creatività insita in ogni essere umano, e soprattutto nei bambini.
“[…] sebbene il Romanticismo l’abbia circondato di mistero e gli abbia creato attorno una specie di culto, il processo creativo è insito nella natura umana ed è quindi, con tutto quel che ne consegue di felicità di esprimersi e di giocare con la fantasia, alla portata di tutti.”
Rodari morì il 14 aprile 1980 Roma, all’età di 59 anni, in seguito a complicazioni legate ad un’operazione chirurgica alla gamba.
Le opere
Scrittore assai prolifico, Rodari ha pubblicato tantissimi libri per ragazzi, soprattutto con la casa editrice Einaudi, ma anche con Mursia, Editori Riuniti e altri. Il suo primo libro per ragazzi, Il libro delle filastrocche, venne pubblicato a Firenze nel 1951. A questo seguì Il romanzo di Cipollino (Edizioni di cultura sociale, 1951) e tanti altri. Qui citiamo solo i più famosi, tra i quali Il viaggio della freccia azzurra (Centro Diffusione Stampa, 1954), Gelsomino nel paese dei bugiardi (Editori Riuniti, 1958), Filastrocche in cielo e in terra (Einaudi, 1960; 1972), Favole al telefono (Einaudi, 1962), Il pianeta degli alberi di Natale (Einaudi, 1962), Il libro degli errori (Einaudi, 1964), La torta in cielo (Einaudi, 1966); Grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di inventare storie (Einaudi, 1973), I viaggi di Giovannino Perdigiorno (Einaudi, 1973), Novelle fatte a macchina (Einaudi, 1973), C’era due volte il barone Lamberto ovvero I misteri dell’isola di San Giulio (Einaudi, 1978), Il gioco dei quattro cantoni (Einaudi, 1980), Il libro dei perché (Editori Riuniti, 1984), Le avventure di Tonino l’invisibile (Editori Riuniti, 1985).
Oltre i libri
Gianni Rodari è a tutt’oggi l’unico scrittore italiano vincitore del prestigioso Premio Hans Christian Andersen per la letteratura dell’infanzia, ricevuto dall’autore nel 1970.
Oltre ai libri, Rodari pubblicò anche un disco, nato dalla collaborazione con il cantante e musicista Sergio Endrigo che mise in musica poesie e filastrocche di Rodari. L’album prese il titolo dalla canzone più emblematica e ancora oggi famosissima, Ci vuole un fiore, e venne pubblicato nel 1974 dalla Ricordi.
Dalle opere di Rodari sono stati tratti anche diversi film. Tra i più noti Cipollino, film d’animazione sovietico del 1961, e l’italiano La freccia azzurra di Enzo D’Alò, uscito nel 1996.