Il 21 settembre si celebra la Giornata internazionale della pace. Istituita nel 1981 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha lo scopo di promuovere la riflessione sull’importanza della pace, della cooperazione e della tolleranza, anche attraverso un lavoro di educazione e insegnamento nelle scuole. Il tema del 2020 per la Giornata internazionale della pace è “Dare forma alla pace insieme“.
Ogni anno il 21 settembre le Nazioni Unite invitano tutte le nazioni e i popoli a onorare la cessazione delle ostilità e a commemorare la Giornata internazionale della pace attraverso l’educazione e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle questioni legate alla pace.
Quante guerre ancora oggi
Sebbene nella maggior parte del mondo la vita scorra tranquilla esistono ancora molte, troppe, zone di guerra, e alcune di queste nemmeno troppo distanti dall’Italia. Basti pensare alla guerra civile in Libia o alla situazione della Siria, ad esempio, dove le forze governative di Bashar al-Assad e le milizie ribelli si scontrano dal 2011.
Altri punti caldi nel mondo si trovano in Yemen, Afghanistan, Iraq, Birmania, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana, Nigeria, Palestina. Anche all’interno della stessa Europa esistono zone di guerra: l’invasione della Crimea ucraina da parte della Russia risale al 2014 ed è una situazione non ancora risolta. Ecco perché, anche in questo periodo critico in cui il mondo intero si trova a fronteggiare il Covid-19, è importante ricordare e ribadire l’importanza della pace.
“Quest’anno è stato più chiaro che mai che non siamo nemici l’uno dell’altro.” ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, “Piuttosto, il nostro nemico comune è un virus instancabile che minaccia la nostra salute, la sicurezza e lo stesso stile di vita. Covid-19 ha gettato il nostro mondo in subbuglio e ci ha ricordato con la forza che ciò che accade in una parte del pianeta può avere un impatto sulle persone ovunque.”
Guterres ha quindi invitato tutte le parti in guerra a deporre le armi e a concentrarsi sulla battaglia contro la pandemia globale. Ma come si inizia a “costruire la pace”?
L’importanza dell’educazione civica
Il fondamento da cui si può partire per costruire un mondo più giusto è senza alcun dubbio l’educazione. Le stesse Nazioni Unite hanno più volte ribadito l’importanza della scuola come strumento privilegiato per la formazione di cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri, nei confronti degli altri ma anche del pianeta.
È proprio in questa direzione che va il nuovo corso di educazione civica per le scuole superiori di primo grado targato MyEdu, Cittadini del mondo. Il corso si articola in 9 sezioni che rispondono a una serie di domande fondamentali per il nostro essere parte di una comunità non solo locale, ma nazionale e mondiale: “Come è organizzato il nostro Stato? Quale testo garantisce i diritti universali? Cosa vuol dire essere cittadini dell’Unione Europea? Quali cambiamenti ha portato la globalizzazione? Come ha influito l’avvento di internet sulle nostre vite?“
L’Italia ripudia la guerra
La Costituzione italiana, esemplare sotto molti punti di vista, lo è anche riguardo all’opera di costruzione della pace.
Composta da 139 articoli, la Costituzione elenca i princìpi fondamentali che ispirano le leggi dello Stato italiano, i diritti e dei doveri dei cittadini e l’ordinamento della Repubblica. In particolare, l’articolo 11 tratta dell’uso della guerra come mezzo di risoluzione dei problemi e cita:
Cosmopolitismo e tolleranza
Educare alla pace è ancora più importante oggi che il mondo è sempre “piccolo” e globalizzato. Come la pandemia di coronavirus sta dimostrando, siamo sempre più vicini e interconnessi gli uni agli altri, non solo dagli scambi commerciali e dai viaggi. Ciò che accade in una parte del mondo ha ripercussioni ovunque sul pianeta, e le soluzioni ai problemi vanno trovate insieme.
È necessario quindi iniziare a ragionare sul nostro posto del mondo e sui rapporti che abbiamo con le altre persone e gli altri Stati. Ecco una scheda PDF presa dal corso di educazione civica, Cittadini del mondo, utile come spunto per iniziare a riflettere, a casa come in classe, su questi temi.